La Villese è pronta a ripartire per il terzo anno consecutivo dal campionato di Prima Categoria, dove ha come obiettivo quello di riscattare la deludente stagione dello scorso anno. Il presidente neroverde Saro Bellè, insieme ai suoi soci, sta lavorando per allestire una rosa che possa per lo meno garantirsi una salvezza senza patemi. Villa San Giovanni è una piazza che vanta grande tradizione, ed è chiaro che non ci si può accontentare di una Prima Categoria.
La storia della Villese è fatta di record e imprese, basti pensare allo storico derby vinto con la Reggina in Serie C nel 1946/1947, disputato nello storico campo dell'Immacolata poi smantellato nel 1951 per far posto alla fabbrica Isa, chiusa 25 anni dopo. Questa stagione per la Villese, deve rappresentare l'avvio di un percorso che conduca i neroverdi ai livelli che gli competono, magari senza dover emigrare altrove per giocare le gare casalinghe, ma tornare a riappropriarsi di quel Santoro che deve tornare ad essere la casa della gloriosa Villese.
Riportiamo in seguito le dichiarazioni del presidente Bellè, il quale analizza il girone D di Prima Categoria, dove la sua squadra sarà protagonista insieme tante altre realtà dal nobile passato.
Saro Bellè: Girone da 15 al pari degli altri tre.
"Il nostro era da 16 con la Taurianovese, che ha chiesto ieri sera di passare nel girone catanzarese per puntare a vincere. In questo insieme alla Real Cittanova e altre pretendenti sarebbe stata più dura. Ora inizia la fase più complicata. - dichiara Saro Bellé - Avuta la certezza dell'iscrizione, ora bisognerà ricostruire l'organico dopo un'estate alimentata da inutili quanto vacue polemiche volte a distruggere quel poco di buono costruito in tre anni di sacrifici da parte di un gruppo di appassionati che si sono sobbarcati l'onere di far rinascere la Villese giocando a Fiumara durante il Covid e a Campo Calabro lo scorso anno. L'obiettivo è la permanenza, e la piena fruibilità del Santoro, confidando nell'amministrazione comunale. Proveremo a risorgere dalle ceneri di un'annata storta".