La LFA Reggio Calabria ritrova il proprio pubblico, ma alla fine deve arrendersi ad un solido Siracusa (1-2) , nel contesto di una gara in cui l'undici di Bruno Trocini ha fatto intravedere buone cose nel primo tempo, concedendo agli avversari qualche ripartenza nei secondi quarantacinque minuti di gioco e senza aver avuto la forza di spingere nel finale.
La squadra siciliana fa un figurone al Granillo dimostrando di meritare il primato in classifica, andando a confermare tutte quelle insidie preventivabili in sede di presentazione del match odierno. Un Siracusa cinico che ha saputo sfruttare al meglio le occasioni prodotte nel corso dei novanta minuti, come nella circostanza del primo vantaggio scaturito dagli sviluppi di un calcio d’angolo, dove Maggio svetta di testa insaccando alle spalle di Martinez.
Per gran parte del primo tempo, la LFA Reggio Calabria mantiene il pallino del gioco, mettendo in atto una buona pressione offensiva, ma le conclusioni ad opera di Zucco e Provazza sono troppo deboli per impensierire Lamberti.
Veemente l'inizio della seconda frazione di gioco dei padroni di casa, che trovano il gol del pari con il penalty procurato da Cham, abile ad anticipare l'estremo difensore aretuseo e, realizzato con freddezza da Barillà. Dura dieci minuti la gioia amaranto, perché Alma rompe nuovamente l'equilibrio battendo Martinez con una conclusione indirizzata sul primo palo. I cambi di Trocini - Bianco per Zucco, Bontempi per Mungo e Martiner per Altamura - non scaturiscono l'effetto desiderato, anzi sono gli ospiti a sfiorare il tris con Forchignone, il quale non sfrutta a dovere due clamorose palle-gol.
Finale di gara convulso con gli amaranto che provano a raggiungere il pari, ma il forcing è piuttosto confuso, mentre la formazione guidata da Cacciola è brava a chiudere tutti gli spazi rimanendo al 92' in dieci uomini, causa l'espulsione (doppio giallo) rimediata da Suhs .