Il periodo che sta attraversando la Virtus Rosarno non è certamente dei migliori. La squadra si trova attualmente in una posizione di classifica diversa rispetto a quelli che erano gli obiettivi iniziali e l’ambiente, carico a mille ad inizio stagione, adesso si è un po’ spento. Inoltre, gli amaranto hanno appena cambiato guida tecnica: dopo l’esonero di Biagio De Domenico, era stato nominato come allenatore momentaneamente il suo vice, Francesco Nucera. Poi, da ieri la squadra è stata affidata a Rolando Megna, che ha già diretto il primo allenamento e si appresta ad esordire domenica contro il Roccella, ultimo in classifica.
Abbiamo intervistato il presidente della società pianigiana, Francesco Primerano, il quale ha voluto fare il punto della situazione, che appare comunque abbastanza delicata.
Presidente, attualmente la squadra sta attraversando un pessimo momento. Anche la dirigenza, secondo lei, ha le sue colpe?
“Quando una squadra non gira, tutti abbiamo delle colpe. Dalla dirigenza, allo staff tecnico, ai giocatori. Non può essere colpa solo di uno, ma tutti abbiamo delle responsabilità. Stiamo cercando di cambiare in positivo l’andamento della squadra. Abbiamo cambiato l’allenatore. Prima abbiamo affidato la squadra a Nucera in attesa di trovare una figura che rappresentasse a pieno lo spogliatoio e l’abbiamo individuata in Rolando Megna. Stiamo anche cercando di fare qualche innesto con calciatori di valore e stiamo cercando di capire tutti insieme quali sono i punti da correggere. Quando i risultati non aiutano è difficile capire attentamente cos’è che non va. Noi ci stiamo provando, vedremo cosa si evince”.
Lei ha detto di voler fare un po’ di scrematura tra i calciatori. C’è anche l’intenzione di diminuire il tetto ingaggi perché sono cambiati gli obiettivi?
“No, non abbiamo intenzione di diminuire il tetto ingaggi. Il nostro obiettivo è quello di far uscire alcuni giocatori e rimpiazzarli con altri”.
L’ambiente allo stadio è mutato negli ultimi periodi. Prima c’era più entusiasmo mentre ora il clima è un po’ spento. Cosa si può fare per risollevarlo?
“Innanzitutto, abbiamo fatto dei cambiamenti e ogni cambiamento è una ventata di novità. Abbiamo anche ricevuto diverse chiamate da tanti tifosi che ci hanno fatto i complimenti per le nostre ultime scelte. Speriamo di riuscire ad ottenere ottimi risultati e a riportare le persone allo stadio. Quando le cose vanno male, è normale che c’è chi abbandona la barca. Io ti garantisco che la barca non la abbandono perché stiamo cercando in tutti i modi di riportare entusiasmo e la squadra ai vertici dove merita”.
De Domenico ha dichiarato di essersi dimesso dopo la sconfitta contro il Melicucco, ma che la società ha poi rifiutato le dimissioni. Perché avete prima avete rifiutato le sue dimissioni e poi avete fatto dietrofront su di lui, esonerandolo?
“Lui non ha posto le dimissioni come generalmente le pone un allenatore. A fine partita aveva detto a qualche dirigente che si voleva dimettere, ma non sono arrivate dimissioni immediate ed irrevocabili, pertanto sono state respinte, in quanto aveva tutta la fiducia della società".
Però, poi, De Domenico avete deciso di esonerarlo per mancanza di risultati.
“Purtroppo, quando i risultati non arrivano, la cosa più semplice è quella di esonerare l’allenatore. Non possiamo mandare a casa 22 giocatori. Chi paga è, ahimè, sempre il mister, che è il capitano della zattera. Quindi, sì, è stato esonerato per mancanza di risultati. Nulla di personale, anzi. Ci tengo a ringraziarlo per la sua professionalità, ma ormai è acqua passata”.
Ora avete affidato la squadra a Rolando Megna. Cosa si aspetta da lui?
“Megna sarà un ottimo condottiero. Conosce bene la categoria, i dirigenti e anche qualche calciatore che ha allenato nelle sue esperienze precedenti. In più conosce bene anche l’ambiente visto che è rosarnese. Sono sicuro che lotterà per riportare questa squadra dove merita. Io penso che ci prenderemo delle belle soddisfazioni”.