Reduce da 5 sconfitte consecutive (13 su 15 gare), la Gioiese rende visita oggi alla capolista Trapani, autentica corazzata che sta dominando il campionato, in un proibitivo testa-coda.
I viola di mister Caridi sono consapevoli delle enormi difficoltà che avranno oggi, sia di natura tecnica che ambientale, ma proveranno ugualmente a tenere testa e ad onorare l’impegno nel migliore dei modi.
Ovviamente la differenza tecnica la danno i numeri, con i granata che hanno fin qui vinto quasi tutte le gare, pareggiandone soltanto due. 41 punti (sui 45 a disposizione) contro i 4 dei viola, la dicono tutta sul gap tecnico tra le due compagini che si fronteggeranno oggi al “Provinciale” trapanese. Il Trapani ha fin qui realizzato la bellezza di 35 gol, mandando a segno ben 12 dei 25 atleti utilizzati, e subìto soltanto 5 reti. Numeri diametralmente opposti quelli della Gioiese, che ha il peggiore attacco del girone (appena 7 reti realizzate) e condivide attualmente l’ultimo posto col Castrovillari. Purtroppo, anche le dirette avversarie, si stanno muovendo sia sul piano tecnico che societario, ed i risultati si cominciano a vedere, per cui rischia di complicarsi anche l’obiettivo playout, che è quello a cui potrebbe puntare con qualche rinforzo la Gioiese, stando alle parole del trainer viola.
Noi ce lo auguriamo, anche se le difficoltà sono notevoli, soprattutto sul piano economico, con problematiche che continuano ad accavallarsi. Non riusciamo a capire, infatti, come mai la società viola, dopo la pesante multa, ricevuta per la formazione juniores, continui ad accumulare multe per non aver ottemperato all’obbligo della presenza dell’ambulanza. Non costerebbe meno adempiere ai propri obblighi?
In settimana pare che sia arrivata anche la condanna della Commissione Accordi Economici, per la vertenza attuata dall’ex tecnico Nocera e dai suoi collaboratori Quattrone e La Serra. E le relative cifre andranno pagate entro 30 giorni per non avere penalizzazioni in classifica.
In tutto ciò, la dirigenza prova ad andare avanti e continua ad ingaggiare giovani atleti (sono stati finora impiegati ben 54 elementi dall’inizio del campionato).
Oggi a Trapani, oltre che con l’avversario ci sarà da fare i conti con un’ impareggiabile coreografia di tifo. Solitamente il Trapani ha una media spettatori che si attesta sulle 5-6 mila presenze e sarà così anche oggi.
La capolista ha un organico eccellente, in cui spicca la stella Kragl, bomber della squadra siciliana con 9 gol all’attivo, e con gente di provata esperienza come Sabatino, Bollino, l’ex Vibonese Balla, Palermo (ex Catania), Acquadro e l’ex Licata Samake, tanto per citarne alcuni. Oggi esordirà l’ultimo arrivato, il giovane Bova, giunto dal Locri, mentre saranno assenti per infortunio Cristini, Sparandeo e gli ex Reggina Crimi e Cocco.
Per la Gioiese, va detto che si torna ad affrontare il Trapani dopo oltre 42 anni e mezzo. Sono pochi i precedenti tra le due squadre.
Gioiese e Trapani hanno militato, insieme, nella serie C 1947-’48, anno in cui il Trapani si piazzò quarto a quota 34 insieme ad Acireale ed Arsenale Messina e salvò la categoria, contrariamente alla Gioiese, giunta decima a quota 29 insieme a Nissena ed Acquasanta, e retrocessa in Promozione.
Altro incrocio nella IV Serie 1954-’55 ed anche quell’anno la Gioiese finì in Promozione.
L’unico scontro più recente risale al campionato di Serie D 1980-’81, quando la Gioiese, da matricola, era guidata da mister Franco Pavoni. Quell’anno si registrò un doppio successo viola. All’andata, in un atipico turno natalizio, la Gioiese giocò in anticipo (era il 24 dicembre 1980) e si impose al “Cesare Giordano” per 2-1, grazie ai gol al 43’ di Chiappetta ed al 77’ di Pelle, per gli ospiti all’87’ segnò Celano su rigore.
Al ritorno, penultima giornata (17 maggio 1981), secca affermazione gioiese per 4-1. Gol al 3’ di Pelle, all’8’ di Neto, al 28’ Rizzo per i locali, e nella ripresa al 66’ Chiappetta ed all’83’ autorete di Rizzo.
I viola chiusero al quarto posto, a quota 40, insieme a Nissa ed Acireale, mentre il Trapani giunse ottavo a quota 38. Ma oggi, purtroppo, è un’altra storia.