Si sa che da piccoli si sogna guardando una sfera che rimbalza su un campo di calcio, ma l'approccio con questo sport all'inizio è stato disinteressato per Niccolò Brancati, nonostante un padre “con un buon trascorso da calciatore”. La molla che ha fatto scattare questa passione arriva ascoltando le telecronache sul Milan del mitico Tiziano Crudeli “squadra del cuore trasmessa dal mio papà” in TV sulla trasmissione 7Gold. Con questa intervista Niccolò ci fa conoscere il suo mondo che ruota intorno al calcio:
1) Quando è nata la sua passione per il mondo del calcio?
Una passione nata e coltivata nel tempo con un inizio disinteressato. Il mio primo approccio al mondo del calcio arriva all’età di sei anni. Forte la volontà del mio papà con un buon trascorso da calciatore di praticare questo sport. Ricordo quando in campo rispondevo con disinteresse passeggiando con le braccia conserte sfiorando ogni tanto il pallone perchè mi stufavo rincorrerlo. Due anni di scuola calcio e lascio tutto all’età di otto anni. Inizio ha seguire il calcio verso i tredici/quattordici anni ascoltando le telecronache sul Milan del mitico Tiziano Crudeli (squadra del cuore trasmessa dal mio papà) in TV sulla trasmissione 7Gold. Inizia a nascere un interesse sempre maggiore, documentandomi su Internet sia sul presente, leggendo risultati, classifiche e numeri, ma anche ripercorrendo il passato non solo del Milan ma anche di altri club italiani, così da costruirmi una cultura calcistica. All’età di diciassette anni mi passa per la mente di fare l’allenatore di calcio. Inizio a praticare questo ruolo in una società di Catanzaro approcciandomi con fasce di età primi calci e pulcini. Giungo al 2020/21, inizia il periodo Covid19. Con il lockdown le attività sportive e non solo, sono costrette a chiudere, così interrompo il mio percorso. Durante questa lunga pausa di quasi due anni, rimanendo chiuso in casa, utilizzo internet partecipando a corsi e seminari di Match Analyst (avevo iniziato a osservare con curiosità alcuni lavori su vari canali YouTube). Acquisito il patentino di Match Analyst nel 2021, è giunto il momento di metterlo in pratica. Inizio con delle pubblicazioni tecno-tattiche sul mio sito personale www.calciopanchina.it progetto nato e che porto avanti dal 2021 ancora oggi e successivamente su un giornale della mia città ilGiallorosso.info (ancora oggi pubblico su rivista cartacea e web). Il mio percorso non si ferma soltanto alle pubblicazioni, anche perchè questo ruolo non è giornalistico, ma da campo. Si presentano le prime opportunità in alcune società come Match Analyst.
2) Oltre al patentino di allenatore UEFA C conseguito nell’Aprile 2023, sei anche Match Analyst. Ci puoi descrivere in maniera semplice questa figura? Cosa fa un Match Analyst?
“Il match analyst ha molteplici mansioni differenti. Prima di tutto ha delle responsabilità dal punto di vista delle riprese video – degli allenamenti e sulla partita della propria squadra – in camera tattica, offrendo allo staff e giocatori dei filmati che possano dare la possibilità di visionare tutti gli aspetti tattici, ovvero la ripresa di 20 giocatori di movimento nell’arco dell’intera gara. Poi ci sono le competenze tecnico-tattiche, vale a dire lo studio dell’avversario (team studio) e l’analisi della propria squadra (match studio) che si mostrano nelle sedute video svolte durante la settimana., che viene strutturata in collaborazione con il mister. Generalmente il primo giorno della settimana si vede il match studio, mentre il team studio, in genere, si vede il giorno prima della partita. Dopodiché ci sono delle mansioni per l’aspetto dello scouting: si dà supporto alla società e al direttore sportivo per quanto riguarda la ricerca dei giocatori e la valutazione di essi in fase di calciomercato. Queste sono le principali macroaree, ma, in generale, dipende sempre da quello che richiede il mister. Io mi focalizzo principalmente sull’avversario e la ripresa degli allenamenti.
3) Ci dici la tua esperienza, e con quali società hai collaborato?
Dopo una brevissima parentesi come collaboratore in una formazione femminile, avendo approfondito ed essermi appassionato alla video analisi ho deciso di continuare per questa strada con il settore giovanile del Catanzaro dove ho ricoperto il ruolo di Match Analyst della Primavera 3, collaborando con Mister Giulio Spader. Nei tre anni di Primavera al Catanzaro ho avuto modo anche di gestirmi delle seconde squadre. La prima è con il Sersale in Eccellenza, collaborando con il Mister Giuseppe Saladino. Il secondo anno collaboro con due squadre di Serie D, FC Lamezia Terme collaborando con Mister Erra e Lio, e Aurora Alto Casertano collaborando con Mister Nicola Mancino. Nel terzo anno collaboro con l’Isola Capo Rizzuto con Mister Francesco Maiolo. In questa stagione, sono stato il Match Analyst della prima squadra FC Lamezia Terme; dove ho avuto la fortuna di lavorare con Mister Leonardo Vanzetto.
Sinceramente, ogni allenatore col quale ho lavorato mi ha insegnato qualcosa e ho avuto uno splendido rapporto praticamente con tutti.
4) Che tipo di collaborazione c’è tra Match Analyst e Allenatore?
Dipende molto dal modo in cui l’allenatore decide di interagire con l’analista, e quanto il tecnico crede nell’analisi; ci sono allenatori che lasciano poco spazio al Match Analyst e a ciò che fa, mentre altri danno molta fiducia e risalto all’analista; collaborando con quest’ultimo in maniera continuativa e costruttiva.
Mi ritengo fortunato perchè durante la mia carriera ho sempre avuto la fortuna di collaborare con allenatori che credevano nell’analisi e nella mia figura.
Apro una parentesi raccontando un esempio di collaborazione vissuta nella mia ultima esperienza da protagonista al fianco del mister Vanzetto con FC Lamezia Terme. Discutevamo quotidianamente e ci confrontavamo insieme con lo staff. Il match analyst è sempre presente al campo ed è parte integrante dello staff tecnico. La tematica principale è sull’avversario. Erano presenti dei confronti per migliorare la prestazione della nostra squadra. Tutti i giorni si discute sia nella fase di preparazione della gara che nel giorno della stessa, parlando dello schieramento, delle marcature, delle palle inattive… Si tratta quindi di un confronto quotidiano e sono convinto che il rapporto tra analista e ogni componente dello staff debba essere di assoluta fiducia, continuativo e collaborativo al massimo.”
5) Il giocatore ha molta curiosità sui risultati della match analysis?
Sì. Il giocatore di suo è curioso ed è molto interattivo. Mi è capitato in queste esperienze di ricevere richieste personalizzate dai calciatori per migliorarsi o guardare dove hanno sbagliato sia in partita o durante la seduta di allenamento.
6) Obiettivi futuri?
Stare fermo ti porta ad aggiornati seguendo tutto e tutti, lo definisco un vantaggio per certi aspetti, ma uno svantaggio perchè perdi quella adrenalina o pressione che si vive per una partita di calcio durante la settimana. Mi piacerebbe conseguire il prossimo corso Licenza D completando il percorso diventando Uefa B. Un secondo ed ultimo desiderio è quello di affrontare insieme al Mister Vanzetto nuove sfide importanti e stimolanti in futuro.
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