Ancora un mese di attesa (il contratto che lo lega al Catanzaro scadrà il 30 giugno) e la Palmese sarà di Domenico Zito. Allenatore taurianovese classe ’69 che approderà alle pendici del monte Sant’Elia col chiaro intento di far bene in un campionato di Eccellenza dove (oltre alla Palmese) ci saranno altre squadre (due su tutte Gioiese e Vigor Lamezia) il cui blasone impone loro di lottare per la Serie D.
Incastonato il primo tassello (o per meglio dire il secondo dopo l’ingaggio del direttore sportivo ex Saint Michel Francesco Ascone che lavorerà spalla a spalla con il direttore generale Piero Praticò) quel che sembra è che patron Francesco Sergi voglia costruire una squadra ambiziosa con alla base un progetto solido (a tal riguardo si sta lavorando alacremente per far entrare nuove figure societarie) che riporti i colori neroverdi in quel campionato di Serie D che rappresenta la linea di confine col calcio professionistico ed essendo tale non può che essere molto ambito e che Palmi (se tutte le componenti saranno incastrate alla perfezione) può tranquillamente mantenersi (uno dei punti di forza sarebbe l’apporto del pubblico che ha pochi eguali) sperando (parlarne oggi può sembrare un eccesso ma tale non è) di puntare (anzi ripuntare), in un domani non troppo lontano, a quella Serie C disputata per la quarta e ultima volta (dopo la Reggina, nel reggino nessuno può vantare tante partecipazioni in un torneo così prestigioso) nell’ormai lontanissimo (ma sempre vivo nei ricordi di chi lo ha vissuto e di chi lo ha ereditato dai racconti tramandatigli) 1951-52.