Dopo le dimissioni per impegni personali da parte dell'avv. Ravenda, la presidenza della Pro Pellaro è stata affidata al dott. Salvatore D'Aleo, il quale già in passato aveva ricoperto la medesima carica. Lo stesso neo presidente spiega le ragioni che lo hanno portato ad accettare l'incarico.
"Rientro, quale più anziano per trascorsi bianconeri, con l'avvallo avuto dagli attuali detentori del titolo, con la carica di presidente, e dal mio punto di vista...solo " pro tempore".
Per la quarta volta, dopo l'ultima, di tale carica, nel 2017-19, con cui, grazie all'aiuto degli amici Occhiuto e Malara, facemmo ripartire la Pro Pellaro, dal baratro in cui era stata inviata. Rientro con altre idee, altri programmi. Ho sempre ritenuto che la Pro Pellaro fosse un bene della nostra comunità. Un punto di riferimento di sport educativo per tutti i ragazzi ivi residenti. Ed è a questa grossa comunità, di 28000 persone, che oggi mi rivolgo.
Con la gestione transitoria della mia presidenza vorrei che un numero grande di soggetti di ogni genere, maschile ma sopratutto femminile, diventi parte integrante di tale club. Lancio pertanto una sfida all'allargamento dei quadri.
Verrà messa in vendita una CARD SOCIO.
Mi sono consultato con quanto già fatto in tal senso col club Lebowski di Firenze e ne ho captato alcune soluzioni. Un Club deve infatti occuparsi di educazione, di solidarietà, di lavoro, di aggregazione, della salute, di arte, di musica, di poesia.
Ma deve essere anche consapevole di poter avere le risorse per occuparsi dei temi che sono maggiormente sentiti dalla popolazione. Questo è quello che cerchiamo di fare. Un club dovrebbe investire poi nel suo progetto sportivo non un euro in più di quanto la mobilitazione del territorio a suo sostegno gli permette.
Da questo momento, non ci sono più scuse per quanto riguarda il ruolo dell’autofinanziamento e dunque dell’indipendenza e della crescita del Club. Sarà possibile sostenere tutti gli obiettivi che ci daremo (sportivi) solo con il vostro acquisto di quote.
Il nostro nuovo motto sarà da oggi: “Tutti che diano anche poco” ... e non “uno che voglia mettere il tutto”.