Il responsabile del settore giovanile della Gioiese, insieme agli sportivi della Piana di Gioia Tauro e oltre, chiede alle autorità competenti di predisporre locali per la Medicina Sportiva. L'obiettivo è consentire ai giovani atleti di svolgere visite mediche necessarie per ottenere l'idoneità agonistica e prevenire eventuali problemi di salute. La richiesta è motivata dalla necessità di rendere accessibili tali servizi a costi contenuti, visto che molte famiglie non possono permettersi le strutture private. La speranza è che la classe politica sostenga questa causa per garantire a tutti i ragazzi la possibilità di praticare sport in modo sicuro.
"Abbiamo deciso di rinviare l'Open Day perché la salute dei nostri ragazzi viene prima di ogni cosa!!!
Chiedo alle autorità competenti di predisporre locali adibiti alla Medicina Sportiva, così da poter far svolgere le visite mediche sportive per ottenere l'idoneità agonistica e prevenire qualora i valori non siano nella norma. Abbiamo un bacino ampissimo di bambini impegnati in diverse attività sportive, come calcio, tennis, basket, pallavolo, atletica, danza, quindi chiedo con fermezza e forza la riapertura!!!!
Non lo chiedo solo come attuale responsabile del settore giovanile della Gioiese ma a nome di tutti gli sportivi della Piana di Gioia Tauro e non solo.
Il mio invito è rivolto agli enti preposti, affinché si attivino a riaprire a Gioia Tauro una struttura che dia la possibilità ai giovani atleti di svolgere visite mediche, al fine di ottenere il rilascio del certificato di idoneità sportiva.
Una volta si facevano le visite mediche all'ASL a Gioia Tauro, chi non superava il reddito aveva la possibilità di prenotare con l'impegnativa la visita pagando una cifra simbolica. Di sicuro non quanto chiedono oggi le strutture private, una cifra che si aggira intorno ai 50 euro. Molti ragazzi non hanno potuto così praticare sport nella scorsa stagione, in molti casi con nuclei famigliari numerosi, con condizioni economiche precarie per potergli garantire la visita medica sportiva privata.
Sono stato costretto, a malincuore, a non farli partecipare per non mettere a rischio la loro salute.
Ho gia inoltrato una richiesta d'intervento anche alla garante della salute della Regione Calabria Anna Maria Stanganelli.
Sono sicuro che la classe politica sia dalla nostra parte e si impegni a dare la possibilità di fare sport a tutti i ragazzi.
LO SPORT DEVE ESSERE PER TUTTI ACCESSIBILE".
Domenico Bagalà
Responsabile delle Politiche Safeguarding