Il “derby della Piana” numero 73 (in campionato il numero 65) andato in scena al Pasquale Stanganelli di Gioia Tauro nella prima domenica di un mese di novembre dai connotati tutt’altro che autunnali sembrava volersi concludere senza vincitori né vinti ma nel volgere di un attimo ecco fargli scrivere l’epilogo più inaspettato… “… giunti a una decina di secondi dallo scoccare dell’ultimissimo minuto di recupero, velocissima ripartenza dei ragazzi in maglia neroverde dalla propria area di rigore col mai domo Andreano che giunto poco oltre la linea che delimita il centrocampo allunga per Saffioti, il giovane attaccante (favorito dall’assist involontario di una zolla) fiuta l’attimo fuggente e senza pensarci più di tanto tocca il pallone con un delizioso esterno destro a disegnare una palombella che supera Smith in disperata uscita gonfiando la rete dei viola per la gioia sua, dei suoi e dei numerosi tifosi giunti dalla vicinissima Palmi assiepati in curva…”. Lo 0-1 colto in terra gioiese (considerando solo i campionati il bilancio è adesso in perfetto equilibrio con 22 vittorie per parte e 21 pareggi) ha regalato grandi emozioni a tutto l’ambiente neroverde ma (pur comprendendo l’irrefrenabile entusiasmo per una vittoria colta un secondo prima del triplice fischio finale e per di più nella partita più sentita) non bisogna considerarsi arrivati perché la Palmese è squadra il cui blasone le ha fatto scrivere pagine ben più importanti e perché è stata costruita per regalare emozioni molto più grandi che, si spera, faccian rima con Serie D. L’unica ragione per dare senso a un campionato di Eccellenza fin ora abbastanza sotto tono.
Il disavanzo dalla vetta è tanto ma le 22 partite ancora da disputare potrebbero farle ancora scrivere la pagina più bella. Tutto dipenderà da chi scenderà in campo e da chi ha l’onore di sedersi su una panchina prestigiosa sulla quale si son seduti allenatori grandi firme. L’ultimo, in ordine di tempo, il milazzese Antonio Venuto la cui sfortuna è stata quella d’aver guidato una Palmese in disarmo. Pertanto, iniziando dalla prossima uscita casalinga col Digiesse Praia Tortora, si dia continuità provando ad accomodarsi quanto prima su quella vetta oggi lontana. L’alternativa sarebbe un piazzamento play off ma per raggiugere la Serie D il tortuoso cammino che seguirebbe imporrebbe sforzi ben più grandi.