
Nel mondo del calcio, il settore giovanile è un movimento in continua crescita. Parallelamente al suo sviluppo, da una parte c’è l'esigenza di rendere più efficaci e moderni i percorsi dei giovani atleti, nonché quello di formare e preparare adeguatamente gli allenatori; dall'altra, è forte la necessità di far luce sulle difficoltà che ancora oggi i club e i giocatori stessi devono affrontare.
Abbiamo discusso di questi temi con un professionista del settore, Francesco Ventra, un uomo che da anni continua a offrire diverse opportunità a molti talenti emergenti. Il suo percorso è iniziato sui campi da gioco, per proseguire poi nel ruolo di dirigente e oggi in quello di scout, dedicandosi alla scoperta e alla valorizzazione di giovani calciatori. Molti di loro sono riusciti a farsi strada verso società rinomate, un motivo per lui di grande orgoglio:
“Al termine della mia carriera da giocatore sono stato contattato da un direttore per supportarlo nella scoperta di giovani talenti e da lì ho capito che quella sarebbe stata la strada giusta per me. All’inizio è difficile, ma è la passione che fa la differenza. È una soddisfazione vederli proseguire magnificamente nel loro percorso. Favasuli, che ora gioca al Bari, è come un figlio per me: è un ragazzo umile, preparato e guardo le sue partite con tanta emozione. Provo un affetto enorme per tutti loro, come per Rovere che ora è all’Empoli. La grinta e la voglia che dimostrano è ciò che mi spinge a continuare a lavorare sempre con serietà e profonda dedizione”.
La mancanza di spazi adeguati è uno dei problemi cruciali a cui bisogna far fronte. A questo si aggiunge quello delle normative che regolano i trasferimenti poiché a causa della loro rigidità limitano la selezione di calciatori meritevoli:
“Le società fanno miracoli per mantenere in piedi le squadre e i loro settori giovanili, soprattutto tra i dilettanti. Senza un investimento serio nelle strutture diventa complicato far crescere i propri atleti, inoltre è fondamentale che gli istruttori possiedano un’appropriata preparazione. Fortunatamente in questo ci sono stati dei miglioramenti in quanto oggi è obbligatorio avere personale qualificato. È nostra prerogativa offrire un servizio equo a tutti, attraverso il quale i ragazzi possano divertirsi e, al contempo, che dia la possibilità di proseguire a chi ha talento. Un sistema che meriterebbe una revisione è quello delle deroghe che, imponendo limiti numerici nei trasferimenti, rallenta o ostacola il percorso di chi potrebbe puntare a società professionistiche.”
Oltre alla preparazione tecnica, è sempre più importante lavorare anche sotto il profilo umano e sociale. Per questo motivo, si cerca di avviare percorsi educativi che contribuiscano all'apprendimento dei valori positivi dello sport e della vita, coinvolgendo anche le famiglie:
“Spesso sono i genitori a mettere più pressione ai ragazzi, non sempre capendo che il percorso di un giocatore è lungo e difficile. Oggi vedo giovani molto attenti, educati e rispettosi verso la disciplina; anzi, sono loro stessi a indirizzare le famiglie verso i valori sani del calcio. Rispetto al passato le distrazioni sono sicuramente aumentate, ma il mondo digitale ha portato a delle trasformazioni nella quantità di informazioni che gli allievi acquisiscono e che applicano nel loro allenamento. Questo aspetto ha migliorato la consapevolezza degli istruttori, chiamati a soddisfare al meglio ogni aspettativa e richiesta”.
Un ulteriore cambiamento è rappresentato dall'evoluzione del calcio femminile e dei settori giovanili ad esso dedicati:
“Ho conosciuto tante calciatrici talentuose e promettenti a livello europeo e nazionale, alcune delle quali sono cercate da squadre come Juventus e Roma. Sebbene l'interesse verso il calcio femminile sia ancora lontano da quello maschile, si sta creando una situazione significativa, in cui a prevalere è uno sport genuino, lontano dalle logiche del denaro e dalle pressioni economiche."
Guardando al futuro, Francesco Ventra non ha ambizioni personali, ma solo il desiderio di vedere chi ha aiutato raggiungere traguardi importanti. Ai club lancia un messaggio chiaro:
“Oggi sto proseguendo nello scouting come procuratore e sto dando una mano ad Epic Sports Italia di Francesco Facchinetti. Il mio desiderio è quello di supportare i ragazzi nel raggiungimento dei loro obiettivi. Sogno di vederli giocare partite importanti e andare allo stadio portandomi le loro maglie. Ciò che dico alle società e alle famiglie è di lasciarli liberi di proseguire nel loro percorso, suggerendo ai club di rinunciare ai guadagni economici. Questa dovrebbe essere la vera gioia e felicità per tutti noi.”