
Cercato, voluto e trovato. La missione attaccante per la Reggina è durata tanto tempo, quasi tutto il mese di gennaio dedicato alle trattative del professionismo anche verso la Serie D. Eccolo il grande colpo che ci si aspettava per provare a compiere un ulteriore passo in avanti verso la promozione. Come già nell’aria da qualche giorno, in mattinata è stato ufficializzato l’arrivo di Francesco De Felice, punta in grado di impreziosire un reparto dove nell’ultimo periodo ha brillato Barranco e che adesso può vantare un’altra interessantissima freccia al proprio arco.
Campano di Scafati classe 1996, De Felice passa alla Reggina dal Sestri Levante con contratto fino al 30 giugno 2025 e opzione di rinnovo. Siamo al cospetto di un attaccante duttile e dinamico, utilizzabile sia come prima che come seconda punta e ala indistintamente a destra o a sinistra. Il nuovo numero 77 amaranto è cresciuto nel settore giovanile del Napoli per poi distribuire tutta la sua attuale carriera tra Serie C e D. I suoi esordi tra i professionisti arrivano in Lega Pro nel 2017 con la Sicula Leonzio. Poco spazio e cambio di rotta: nel 2019 scende di categoria e comincia ad ingranare la marcia giusta all’Acireale prima con 19 gol in 41 presenze e al Trapani poi con 8 reti in 33 partite. La sua miglior stagione è senza ombra di dubbio la 2022- 2023, annata in cui si guadagna il titolo di capocannoniere del girone G di Serie D con la maglia della Paganese, grazie a ben 19 marcature in 33 apparizioni. Risultato incredibile che gli vale il ritorno tra i professionisti l’anno dopo tra le fila della Turris. Le reti scendono sensibilmente (solo 4 in 35 incontri), poi quest’anno passa al Sestri Levante sempre in C, rimanendo a secco di gol e con solo 9 presenze.
Alti e bassi, soprattutto in relazione ad un salto di categoria verso il professionismo che non ha premiato il buon De Felice. L’attaccante di Scafati è però una garanzia in Serie D, come del resto dimostrano i numeri. Averlo a disposizione aumenta sicuramente le potenzialità offensive della squadra di Trocini, in grado così di avere più soluzioni sia dal punto di vista tattico che sul piano dell’esperienza e della continuità sotto porta. La duttilità è chiaramente la sua dote migliore, considerando che in carriera ha giocato 43 partite da esterno destro e 48 da prima punta. Il dato interessante è che l’annata gloriosa da capocannoniere alla Paganese l’ha disputata interamente da ala destra. Viene facile, quindi, ipotizzarlo nel tridente d’attacco a destra con Barranco centrale e Ragusa a sinistra. Le soluzioni non mancano in una rosa amaranto che adesso può dirsi completa.