
Ora o mai più, è proprio il caso di dirlo. La stagione della Reggina è arrivata alle curve finali, il traguardo si intravede ma per raggiungere quell'obiettivo lì serve ancora un ultimo grande sforzo che metterebbe il timbro dell'impresa sopra l'annata. Certo, tra possibili playoff e ripescaggi con situazioni al limite del catastrofico per diverse squadre di Serie C, ed eventuale futura stagione in D con la consapevolezza di poter costruire una corazzata ancora più forte, quell'ora o mai più non sembra azzeccato. Altre occasioni, eventualmente, ce ne saranno ma proprio quell'ora o mai più fa capire come l'opportunità dell'attuale stagione è una di quelle da non lasciarsi scappare, così da ritornare nel professionismo senza allungare ulteriormente la difficile e per certi versi contraddittoria permanenza tra i dilettanti.
Via, tutto d'un fiato, con la sosta andata in archivio si parte per la volata finale. Un percorso a tappe che vedrà la Reggina confrontarsi con ogni tipo di avversario. Domenica sfida tra cugini calabresi, a Lamezia contro il Sambiase tutto in chiave di alta classifica. Tra una settimana ritorno al Granillo replicando i temi con la Vibonese. Poi ancora alternanza tra fuori e in casa a Pompei e contro il Nissa a Reggio ad affrontare squadre da metà classifica. Quest'ultima sfida si giocherà nella giornata in cui riposerà il Siracusa e l'opportunità è ben nota a tutti. Terzultima in casa del Locri, poi si saluta il Granillo con il Castrumfavara e parola fine siglata sul campo della Sancataldese. Sette partite in totale, qui si fa la promozione verrebbe da dire. L'appassionante duello tra Reggina e Siracusa vedrà andare in scena l'ultimo appassionate capitolo e chissà chi delle due - o magari entrambe - si troverà in Serie C.