
Il campionato di Eccellenza è quasi giunto alla fine e già ci sono le prime due sentenza con Rende e San Luca che salutano la categoria. In alto a un passo dalla Serie D è la Vigor Lamezia mentre in zona play off è lotta serrata con ben sette squadre coinvolte per accomodarsi sulle quattro poltrone disponibili. Vicinissima alla prima poltrona è la Rossanese (il +5 sulle più immediate inseguitrici è un vantaggio non da poco) mentre la Palmese, partita con ambizioni da primato per poi trovarsi ai limiti della zona play out, adesso, grazie a un sostanziale cambio di marcia (con in panca Saso Bracco la media punti è passata dall’1.4 dell’era Domenico Zito a 1.8), si trova sorprendentemente a -2 dalla quinta poltrona.
Per l’undici neroverde il difficile viene, però, adesso visto che nelle ultime tre giornate se si vorrà centrare la zona play off, e magari farlo mettendo nel mirino la terza poltrona distante solo tre lunghezze, sarà necessario cogliere dai 6 (se non 7) ai 9 punti. Tanti, se si considera che delle tre partite rimanenti due la vedranno impegnata nelle difficilissime trasferte contro Rossanese e Isola Capo Rizzuto, pochi se si guarda l’altra faccia della medaglia che fa rima con serenità e certezza nei propri mezzi. Ecco quel che occorre a capitan Lavecchia e compagni per centrare quei play off che, pur complicatissimi ai fini del salto in Serie D (tra le calabresi, chi supera la fase regionale avrà poi a che fare con squadre di fuori regione, Campania prima e con chi la spunterà tra Basilicata e Sicilia), darebbero un colore insperato a una stagione tra le più incredibili degli ultimi anni; storica se si considera il film dei Manetti Bros U.S. PALMESE (film il cui indice di gradimento da parte del pubblico che sta recandosi nelle sale cinematografiche ad ammirarlo è altissimo) che la sta facendo viaggiare a vele spiegate in tutta Italia con una eco mediatica mai vista prima.
Allora tutti in poltrona a godersi questo entusiasmante finale di stagione da interpretare con la stessa dose di pazzia del re di Sparta (Leonida I) quando (senza remore…) con un pugno di uomini voleva sconfiggere l’esercito di Serse alle Termopili