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Ennesima botta d’orgoglio: la Reggina supera il Pompei nel finale

2025-04-06 17:53

Paolo Messina

CALCIO, Serie D, calcio, Serie D, Reggina, Pompei, Capomaggio, De Luca , Grillo,

Ennesima botta d’orgoglio: la Reggina supera il Pompei nel finale

La super sfida tra le due duellanti per la promozione vede ancora una volta il doppio successo

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La Reggina sa solo vincere ma stavolta il rischio di non farcela è stato notevole. Pur ottenendo la settima vittoria consecutiva, gli amaranto non riescono a ridurre la tanto agognata distanza sul Siracusa. La super sfida a distanza tra le duellanti per la promozione diretta vede ancora una volta il doppio successo. Due affermazioni pesanti e simili, con la capolista ad avere la meglio sulla Scafatese e la Reggina a dimostrarsi unica lì dove conta di più: l’atteggiamento mentale. Barillà e compagni non ne vogliono sapere di mollare, anche dopo aver dominato un tempo e sprecato palle gol a più riprese, anche dopo aver sofferto per gran parte della ripresa inchiodati sull’1-1. La domenica sembrava stregata ad un certo punto, ma la provvidenza e il gol di Grillo negli ultimi minuti hanno fatto la differenza. 

 

CRESCENDO Imballata e frenetica la Reggina in avvio di gara, a dimostrazione di quanto pesino i punti in palio questa domenica. Il Pompei appare, invece, decisamente spensierata e vogliosa di giocarsi le sue carte, per quanto limitate. La storia della partita si scuote grazie all’estro di Urso che evoca la magia del calcio. Con quel numero 10 sulle spalle calcia una splendida punizione da fuori area al 24’, con un tiro potente e preciso a stamparsi sulla traversa. È evidente come la scossa sia arrivata per una Reggina che pochi istanti dopo sfiora il vantaggio con entrambi gli esterni protagonisti, prima De Felice poi Ragusa in rapida successione. L’intensità aumenta a dismisura fino allo scoccare della mezzora, quando Capomaggio sale in cattedra con il più classico dei gol firmato da un difensore. L’argentino svetta di testa al centro dell’area da calcio d’angolo battuto da Ragusa. Incornata di testa e gol, per un vantaggio meritato degli amaranto adesso definitivamente sciolti e padroni del campo. 

 

ATTACCHI CONTINUI Sempre gli esterni e i difensori in luce, all’interno di una pioggia torrenziale di azioni pericolose solo di marca amaranto. Dapprima quello che sarebbe lo 0-2, cancellato da un fuorigioco, poi con il raddoppio sfiorato per questione di centimetri e ancora un’altra rete fermata dall’arbitro. Il terzino Cham batte una rimessa laterale che è di fatto un cross, prolungato in mezzo da Girasole. Si smarca e colpisce in scivolata l’ala De Felice e mette dentro da posizione irregolare: prima azione. Girasole, ancora una volta da calcio d’angolo di Ragusa, sfiora il gol di testa: seconda azione. De Felice va nuovamente in gol dall’area piccola ed è nuovamente annullato per fuorigioco: terza azione. Stavolta, però, i dubbi restano per un colpo di testa di marca Pompei che rimetterebbe in gioco l’ala amaranto. Nessun dubbio sulla mole di gioco creata dagli amaranto, che di fatto cancellano dal campo i padroni di casa, pur rimanendo solo sullo 0-1. 

 

INVOLUZIONE Le cose si fanno serie – sì ancora di più - quando la Scafatese pareggia a Siracusa. Sono i minuti iniziali del secondo tempo e la Reggina si trova ad amministrare un vantaggio minimo, che non può bastare a far stare tranquillo nessuno. Invece di attaccare a testa bassa, gli amaranto provano ad addormentare la partita ed l’errore più grande. Difesa di Trocini scoperta al 54’ con Puntoriere involato sulla destra in contropiede. Cross sul secondo palo a trovare lo smarcato De Luca che inesorabilmente mette in porta. La situazione precipita quando, sempre in contemporanea come fosse un rimbalzo di linea, a venti minuti dalla fine il Siracusa si riporta in vantaggio. La Reggina, chiamata per l’ennesima volta a vincere per rimanere attaccata al treno promozione, non riesce più ad uscire dalla propria metà campo con il vigore e la caparbietà del primo tempo. D’Agostino non è più impegnato e la palla galleggia troppo spesso a centrocampo, lì dove si arenano i sogni di gloria. Addirittura si rischia la sconfitta al 75’ quando una deviazione di Girasole stava per trafiggere Lagonigro, con la palla finita poco al di sopra della traversa. Sembra impossibile, quasi utopico credere in qualcosa di più. 

 

ANCORA VIVI Guai a demoralizzarsi, guai a non provarci sempre e comunque con la voglia di farcela. È l’atteggiamento degli uomini forti, è l’atteggiamento di chi non molla mai, è l’atteggiamento che la Reggina ha avuto nei munti finali di partita, dove ha rimesso il naso oltre la metà campo anche grazie ai cambi offensivi di Trocini. L’impensabile arriva eccome al minuto 87. Renelus dalla sinistra scodella esattamente al centro dell’area dove Grillo colpisce di testa e va in gol. I cambi che decidono, la grinta che incide e scaccia via i brutti pensieri. La Reggina è dura a morire, la Reggina è ancora qui e domenica prossima si giocherà l’occasione più importante. 

 

Il tabellino 

 

Pompei (3-5-2): D’Agostino; Guerra, Russo, Megna; Bittante (68’ Rosati), Sepe (75’ Tompte), De Vietro, Vitale, Bocchetti; Puntoriere, Leveh (45’ De Luca). In panchina: Allocca, Cinque, Agnelli, Aurino, Balzano, Ruocco. All. Esposito. 

 

Reggina (4-3-3): Lagonigro; Vesprini, Capomaggio (83’ Curiale), Girasole, Cham; Barillà, Urso (78’ Dall’Oglio), Porcino (78’ Laaribi); De Felice (62’ Grillo), Barranco, Ragusa (62’ Renelus). In panchina: Lazar, Forciniti, Curiale, Ndoye, Ingegneri. All. Trocini. 

 

Terna arbitrale | Arbitro: Mario Leone di Avezzano. Assistenti: Domenico Colonna di Vasto, Silvia Scipione di Firenze. 

 

Marcatori: 30’ Capomaggio (R), 54’ De Luca (P), 86’ Grillo (R). 

 

Note | Ammoniti: Guerra (P), Cham (R), Sepe (P), Vesprini (R) per intervento scomposto, Puntoriere (P) per fallo tattico. Espulsi: all. Trocini (R) per proteste. Calci d’angolo: 2-6. Recupero: 2’ pt., 5’ st.

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