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Reggina-Nissa, Trocini: Se non vinciamo domenica, parliamo del nulla

2025-04-11 16:00

Paolo Messina

CALCIO, Serie D, calcio, Serie D, Nissa, Reggina, Trocini,

Reggina-Nissa, Trocini: Se non vinciamo domenica, parliamo del nulla

La squadra amaranto è ufficialmente entrata nella fase dell’ora o mai più

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È la dura legge del gol, cantava qualcuno. Qui, dalle parti del Granillo, si potrebbe dire: è la dura legge di chi insegue. Del resto la Reggina è costantemente obbligata a vincere da tempo, fin da quando lo scontro diretto con il Siracusa ha riservato un finale amaro. Dopo quella sconfitta, si è sempre ottenuto i tre punti per sette ininterrotte giornate. È bastato? No, perché in vetta la capolista corre senza sosta. Domenica, però, i siciliani saranno costretti a fermarsi per il nefasto problema Akragas. Eccola l’opportunità amaranto, andare a meno uno e spingere sempre di più. 

 

La Reggina proverà a mettersi a distanza quasi nulla dal primo posto in quel Granillo che si spera possa diventare un catino di passione e sostegno, lì quando domenica alle 15:00 si ospiterà la Nissa. Un’occasione che potrà essere sfruttata dai ragazzi amaranto solo se in tribuna a spingere ci saranno molti tifosi. Lo dice – come fosse una vera e propria esortazione – lo stesso Bruno Trocini, intervenuto così in conferenza stampa: “Abbiamo lo zoccolo duro della curva che risponde sempre presente. Ci spingono ad andare oltre la fatica. Ora è il momento della stagione dove abbiamo bisogno che lo stadio faccia la sua parte, che la città ci aiuti perché sentiamo tanto il calore della gente e nei momenti difficili si continua a spingere proprio perché il loro boato fa la differenza. Chiedo alla gente di starci vicino, questi ragazzi meritano grande sostegno.” 

 

Prima di pensare all’avversario da affrontare, c’è il tempo di dare un ultimo sguardo alla scorsa vittoria. A Pompei, i tre punti sono stati acciuffati dagli amaranto nell’ultimo spicchio di partita ma, il rischio di perderla – secondo Trocini – “è stato più brutto a Sambiase. Domenica scorsa avevamo ancora una decida di minuti e non ero arrivato al pensiero di non poter vincere. Questa squadra ha dimostrato di non mollare mai, di crederci fino all’ultimo secondo. L’obiettivo è vincere ogni partita ormai da diverso tempo. Noi dobbiamo spingere al massimo, senza permetterci perdite di tempo. Espulsioni? Ne ho avute tre in tutta la mia carriera. Averne due in tre settimane è una novità per me. Non era giusta quella di Pompei, però quello che ho notato è che gli arbitri hanno la volontà di dimostrare personalità fischiando contro la squadra più blasonata o eccedendo in comportamenti che contro le altre squadre non farebbero. Le troppe ammonizioni prese sono legate al peso di questa maglia, arbitrare la Reggina, capisci di avere gli occhi addosso e vuoi fare bella figura. Noi sappiamo anche di questo peso, ci conviviamo con tutto.” 

 

Polemiche o sassolini da togliersi dalle scarpe a parte, ecco arrivare al tema caldo. Si deve affrontare la Nissa e Trocini sa bene cosa attende i suoi: “Partita difficile come tutte le ultime del campionato. Affrontiamo una squadra che ha voglia di arrivare ai playoff e si pensava potesse lottare per i primissimi posti. Ha dei giocatori in rosa importanti e di qualità, ma ho troppa fiducia nei ragazzi, li ho visti benissimo in settimana e siamo carichi.” 

 

Siamo ufficialmente entrate nella fase dell’ora o mai più. Sarà perché mancano quattro partite o per il distacco potenzialmente nullo. Fatto sta che la Reggina si gioca, forse, l’ultima possibilità di promozione diretta in soli cinque giorni. Domenica la Nissa, giovedì il Locri. Calendario che fa pensare alla gestione delle energie, ma per Trocini: “Si è puntato su un gruppo di giocatori e gireranno quei 17/18, se non si vince la prossima parliamo del nulla. Se non vinciamo domenica, parliamo del niente. Questo punto loro ce l’hanno, è difficile programmare. Un punto è veramente poco perché basta un niente e non c’è tempo per recuperare né per loro né per noi. Le partite vanno giocate e vinte, noi dobbiamo fare il nostro. Se saranno stati bravi a vincerle tutte, gli faremo un applauso.” Intanto, ci si prova e poi, com’è che cantava qualcuno? Chi vivrà vedrà. Oggi, evidentemente, andava forte il tema musicale dalle nostre parti. 

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