
Tanto tuonò che piovve. Sembra ormai al capolinea la gestione Martino che, dopo un anno e mezzo di attività, sembra prossima all’interruzione.
Da qualche settimana c’erano state le prime avvisaglie, con la squadra che non si è allenata per due giorni nella settimana che portava alla trasferta di Lamezia Terme (complice un guasto al pulmino che giornalmente trasportava gli atleti da Gallico a Gioia Tauro). Si sono poi registrate le dimissioni del ds Melchionna, che tanto bene aveva fatto in seno alla Gioiese.
Nella settimana successiva, invece, (quella che portava alla gara casalinga persa con la Paolana per 1-0) la squadra non ha effettuato alcuna seduta di allenamento. I calciatori e lo staff lamentano le spettanze del bimestre febbraio-marzo e la situazione è diventata piuttosto difficile. Si sono registrate le prese di posizione del club Ultrà Viola ’01, che con un comunicato pubblico, ha provato a sensibilizzare la classe imprenditoriale ed istituzionale gioiese, chiedendo categoricamente che, qualunque fosse la decisione della proprietà, il titolo sportivo non dovrà muoversi da Gioia Tauro. A seguire si sono registrate anche le dimissioni dell’addetto stampa Antonio Romano, che ha emanato un altro comunicato nel quale non condivide più l’attuale gestione societaria.
Il tutto è accaduto adesso, proprio dopo che la squadra ha matematicamente acquisito il diritto a partecipare al prossimo torneo di Eccellenza.
Molti dei calciatori stranieri, in vista della doppia sosta di campionato, hanno fatto rientro ai rispettivi paesi di origine, ed a questo punto non è dato sapere se torneranno a Gioia Tauro la prossima settimana, per riprendere gli allenamenti in vista degli ultimi due impegni stagionali, ormai ininfluenti per la compagine viola.
Ma cosa ha portato il patron Martino a voler interrompere la gestione della Gioiese, dopo le note conferenze stampa in cui si parlava di progetti ambiziosi e di puntare alla serie D e perfino alla serie C?
Pare che Martino lamenti il fatto di essere sempre rimasto da solo nel gestire il glorioso sodalizio viola, tra la totale assenza dell’imprenditoria gioiese e, in ultimo, anche la chiusura al pubblico dell’impianto sportivo di c.da Lacchi, che ha fatto venir meno anche quel piccolo introito che derivava dal botteghino, con la squadra, costretta a disputare finora le ultime 3 gare casalinghe a porte chiuse.
Sembra, inoltre, che gli strascichi delle vertenze economiche della sciagurata scorsa stagione sportiva di serie D, non siano finiti, per cui a fronte di una mole debitoria sempre più consistente, il patron abbia deciso di fermarsi.
Ma a che condizioni non è, al momento, chiaro. Gli ultras nel loro comunicato hanno chiesto che venisse consegnato il titolo al Comune, perché il rischio principale sarebbe quello della cessione del titolo o addirittura del trasferimento dello stesso in altra sede (Reggio Calabria?).
Nella scorsa settimana, si è svolto al Comune un incontro tra il patron Martino ed il presidente Scaramozzino da una parte e le massime cariche istituzionali dall’altra (il sindaco avv. Simona Scarcella, il vicesindaco con delega allo sport Parrello, l’assessore Guerrisi ed il presidente del consiglio comunale Ranieri). Scopo dell’incontro quello di conoscere le intenzioni della proprietà circa il futuro della massima espressione sportiva cittadina, che vanta ben 107 anni di storia.
Al termine dell’incontro, il sindaco della città avv. Scarcella, ha diffuso un breve video sui social nei quali ha reso noto di aver chiesto alla proprietà di conoscere l’esatta mole debitoria della Gioiese, facendosi carico di provare a contattare imprenditori locali disponibili a rilevare la società.
In città gli sportivi restano col fiato sospeso e si augurano che presto possano registrarsi novità che possano garantire la sopravvivenza della gloriosa società viola, e che finalmente si possa tornare ad una gestione serena, possibilmente da parte di operatori economici cittadini.