
Una semifinale che vale più di una finale. Questa la definizione di un ennesimo derby di Calabria che per Vibonese e soprattutto Reggina vale questo: la speranza di un futuro di migliore. Gli amaranto vogliono prendersi ciò che, a detta di tutti, gli spetta di diritto. In testa solo la Serie C in questi assurdi playoff, che si protrarranno nel tempo e nello spazio, uscendo fuori dal terreno di gioco e dando il proprio verdetto tramite eventuali note federali riguardanti ripescaggi. Per arrivare fin lì serve vincere altre due partite che, di fatto, sembrano avere lo stesso peso. Inutile, quindi, parlare di semifinale e finale. Conta vincere sempre e comunque. Primo atto, allora, domani al Granillo con fischio d'inizio alle 16:00.
Oltre al nulla di apparentemente concentro che si ottiene vincendo i playoff, il regolamento fa acqua anche da altre parti. Come si può non tenere conto che tra la seconda e la quinta in classifica ci sono ben 27 punti di differenza e metterle sullo stesso piano in gara secca? Questo è di fatto Reggina-Vibonese. Eppure un vantaggio non da poco gli amaranto lo possono avere. È il fattore casa che, oltre alla spinta del tifo (si spera numeroso ma la prevendita non decolla), potrebbe essere determinate in caso di parità agli eventuali supplementari. In quel caso passerebbe la Reggina, ma è chiaro che gli uomini di Trocini giocheranno per vincere subito ed evitarsi altri 30 minuti di energie sprecate.
Guardando ai precedenti, la stagione regolare ci descrivere Reggina-Vibonese come una sfida tirata ma dall'esito a tinte amaranto. Reggio Calabria vincente, infatti, in entrambi і confronti con un solo gol di scarto: 0-1 all'andata fuori casa e 2-1 al ritorno al Granillo. Proprio in quest'ultima occasione Barillà e compagni avevano rimontato dopo un primo tempo in svantaggio. Tradotto in soldoni: la squadra di casa è superiore, ma occhio a non sottovalutare gli avversari.
Il capitolo dei convocati amaranto non porta con sé grandi notizie ed è francamente un bene. Trocini ha tutti i suoi uomini chiave a disposizione con l'unico grande dubbio legato a Barillà. Il capitano convive da due settimane con un ginocchio gonfio e dolorante, ma figura in lista. È certo che, vista la sua grinta, non si tirerà indietro ma non sarebbe comunque al 100%. A centrocampo spicca, se pur ormai nota da tempo, l'assenza per infortunio di un Salandria che avrebbe certamente fatto comodo. Assente anche Dall'Oglio tra gli altri. Di seguito la lista completa:
Portieri: Lagonigro, Lazar;
Difensori: Adejo, Capomaggio, Cham, Girasole, Giuliodori;
Centrocampisti: Barillà, Forciniti, Laaribi, Ndoye, Porcino, Urso;
Attaccanti: Barranco, Curiale, De Felice, Grillo, Perri, Provazza, Ragusa, Renelus.