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La realtà della Reggina è la Serie D: ora si pensi al vero futuro

2025-06-15 19:18

Paolo Messina

CALCIO, Serie D, Reggina, Serie D, Calcio,

La realtà della Reggina è la Serie D: ora si pensi al vero futuro

Blindare gli uomini cardine di un gruppo forte e promettente

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Le speranze di un ripescaggio erano solo flebili illusioni per un fine campionato troppo amaro e “annacquato” con la vana corsa playoff. La Covisoc, ente che vigilia sulla correttezza delle domande d’iscrizione, ha confermato i posti per la prossima Serie C senza ravvisare elementi vacanti da colmare – al netto di due riammesse - con quella classifica in cui, per la sola D, la Reggina era comunque seconda davanti al Ravenna. Servivano molteplici fallimenti di chi presentava richiesta d’iscrizione per far sì che gli amaranto potessero rientrare, ma ne è arrivato solo uno da far coprire all’Inter Under 23. Lo si sapeva benissimo da tempo, inutile nelle ultime settimane andare ad alimentare scenari che di concreto avevano poco o nulla. Meglio, adesso, concentrarsi su cosa attende la squadra di Reggio: la Serie D. Servirà vincerla senza se e senza ma. Per farlo bisogna compiere tutti i passi giusti uno alla volta, già dall’estate in cui le parole chiave devono essere: conferme e profondità.

 

PRIMA TROCINI... L’anno scorso di questi tempi, il discorso allenatore segnava negativamente l’intera stagione. L’aver interrotto l’ottimo rapporto tra Bruno Trocini e i calciatori si è fatto sentire anche e soprattutto in classifica ma è storia ormai archiviata. Per non sbagliare ulteriormente, la prima mossa da compiere per il futuro prossimo - che si chiama Serie D 2025-2026 - è confermare il tecnico venuto da Cosenza, che ha prima perso i playoff in finale due annate fa con una squadra costruita in fretta e furia e poi chiuso a meno 1 dalla vetta con annessa vittoria alle eliminatorie nel campionato da poco concluso. Chi meglio di lui per un’avventura a testa alta verso la promozione diretta? Uno che abbina grinta, compattezza e praticità. Uno tutto d’un pezzo, rispettato e ben voluto da tutti. Il timoniere non potrà che essere lui.

 

...POI ALTRE CONFERME Lo staff tecnico andrà lasciato intatto e da quel che filtra non ci sono intenzioni diverse da parte della società. Il club, dopo aver ufficializzato la permanenza di Trocini, dovrebbe andare a blindare gli uomini cardine di un gruppo forte e promettente come quello che si è visto dalle parti del Granillo per lunghi tratti della stagione passata. Non dovrà passare molto tempo prima di definire l’ossatura di squadra, per questo la dirigenza non ha più molto tempo da impiegare in discorsi che non siano la costruzione della rosa che verrà. Da Lagonigro portiere a Barranco attaccante, dal canto nostro individuiamo almeno otto giocatori meritevoli – dall’alto del loro talento cristallino – di proseguire con l’amaranto addosso: parliamo del difensore centrale Girasole, il terzino Giuliodori, i centrocampisti Porcino e Laaribi, le ali Grillo e Renelus. Innegabile come il loro apporto abbia contribuito non poco all’ottimo, quasi impeccabile (secondo tempo contro il Siracusa a parte) girone di ritorno 2024-2025. Non confermare uno o più calciatori tra loro significherebbe indebolirsi, poco ma sicuro.

 

I SENATORI Su tutti gli altri giocatori della rosa si potrebbero intavolare discussioni. Tra chi ha il contratto scaduto, chi era già ai margini l’anno scorso e chi non ha convinto più di tanto. Vedremo quali saranno le soluzioni scelte dai singoli calciatori e dalla società. Discorso a parte va fatto per i colossi del calibro di capitan Barillà, Adejo e Ragusa. I tre dal vecchio passato glorioso in amaranto che, con grande umiltà e senso d’appartenenza, si sono calati nella realtà della Serie D solo per aiutare la tanto amata Reggina. Avranno ancora benzina nel loro motore? Spetta a loro dirlo, ma è certo che – se dovessero proseguire – bisogna affiancargli pedine giovani pronte a farli rifiatare. Ecco quindi che entra in gioco la parola chiave profondità. La rosa andrà allargata, con una corposa dose di innesti. Almeno un titolare per ruolo dovrà essere inserito, vedi un terzino, un centrocampista e un attaccante esterno. Poi la panchina da rafforzare per non farsi mai trovare impreparati. Il lavoro è tanto così come ambizioso. Tutti i discorsi di cui sopra sono da compagine che punta a fare percorso netto, a prendersi pronti via la vetta della classifica e a non mancare nuovamente l’appuntamento con il professionismo. I fatti, da qui all’inizio del campionato, confermeranno o meno le reali ambizioni amaranto.

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