
Dopo il pareggio della scorsa settimana, il San Giorgio si appresta ad affrontare il Bivongi Pazzano nella gara valida per la ventesima giornata di ritorno del campionato di Promozione. L’attaccante Leo Secondi, grande volto del calcio dilettantistico calabrese, è intervenuto per fare il punto sulla situazione e per ripercorrere la sua carriera in Italia.
I neroverdi hanno fino ad ora disputato un ottimo campionato, agguantando la zona play off al quarto posto dimostrando di poter competere con le altre formazioni di vertice grazie alla qualità del gruppo e dei singoli:
“Ad inizio stagione mi sarei aspettato questi risultati. Per strada abbiamo perso ingenuamente almeno 3/4 punti che ci avrebbero permesso di essere tra le prime tre. Ora siamo quarti, ma il bilancio è positivo nonostante ci manchi la vittoria da sette partite. In squadra c’è un mix importante di gente esperta e di ragazzi giovani che delle volte ci permette di ottenere buoni risultati. Negli scontri diretti il gruppo ha dimostrato di essere all’altezza, se non addirittura superiore. Sabato contro l’Ardore abbiamo giocato parte della gara in dieci, ma siamo riusciti a pareggiare con la terza in classifica. Tutti insieme riusciamo a trovare quell’equilibrio che ci permette di tirare fuori una squadra che lotta, combatte ed è soprattutto competitiva.”
Adesso i neroverdi sono a caccia di una vittoria che manca ormai dal 27 novembre e la prossima sfida contro il Bivongi Pazzano sarà importante per riconquistare i tre punti:
“È obbligatorio tornare alla vittoria, altrimenti ci allontaniamo troppo dal terzo posto che al momento è il nostro obiettivo. Basta pareggi, soprattutto per aumentare la media punti che è importante.”
Il San Giorgio potrà contare sicuramente sull’esperienza di Secondi che in più di dieci anni di calcio dilettantistico calabrese ha dimostrato di appartenere ad una categoria superiore. La sua storia calcistica inizia in Argentina. Nel 2006 sbarca in Italia dove ha modo di giocare per la Giacomense, la squadra con la quale vincerà il campionato di Serie D. Dopo una parentesi di due anni nella seconda divisione argentina, Secondi arriva a Bocale nel dicembre del 2010 ottenendo la promozione in Eccellenza. A Taurianova gioca per tre anni e vince un altro campionato, dopodiché fa ritorno a Bocale dove sarà destinato a restare nella storia biancorossa per i traguardi e i successi raggiunti:
“Sono bei ricordi, io dico a tutti che Bocale è casa mia. Sono legato alla famiglia Cogliandro e non posso che dire grazie per gli anni vissuti. Abbiamo raggiunto due volte l’Eccellenza e quelli sono stati anni molto belli. Lì ho anche segnato il 100esimo goal. È stata la rete più bella sia a livello tecnico che emotivo. Realizzare cento goal in Italia è un traguardo importante per chi arriva da fuori, ancor di più indossando quella maglia.”
Nel 2021 arriva la decisione di lasciare il calcio giocato, ma nelle sue vene scorre la passione per questo sport che lo porta ad intraprendere una nuova carriera come procuratore e talent scout:
“Sono esageratamente innamorato del calcio, da più di 20 anni è tutto per me. Ho un’agenzia di procuratori attraverso cui porto tanti ragazzi dall’Argentina e dal Sud America. Oggi ci sono molti sudamericani in questi campionati sia per un discorso economico, sia perché il calcio italiano dilettantistico dopo il covid ha vissuto una grande perdita. Non ci sono ragazzi giovani da tesserare e in molti vanno a pescare calciatori fuori dall’Italia per poter competere con le altre squadre. A livello lavorativo ciò mi aiuta, ma allo stesso tempo mi dispiace perché vedo una generazione di ragazzi italiani che ha perso la fame e la voglia di praticare questo sport.”
Quello che sembrava essere un addio si è presto trasformato in un arrivederci. Leo Secondi non era ancora pronto a lasciar andare il pallone e nell’estate del 2022 arriva per lui questa nuova avventura a tinte neroverdi. Il campionato dilettantistico ritrova così il suo estro e le sue qualità:
“L’anno scorso ho vissuto in Spagna per lavoro, poi sono rientrato in Italia per motivi familiari e ho ricevuto la chiamata del mister Giovanni Marcianò, un grandissimo amico oltre che allenatore, e del presidente Latella. Ho scelto questo progetto perché sono brave persone ed è un ambiente sereno. Quando ho parlato la prima volta con il tecnico gli ho detto che avrei voluto vedere come avrebbe reagito il mio corpo dopo due anni trascorsi lontano dal campo. Il fisico ha risposto bene e piano piano inizio a sentirmi quasi come ai vecchi tempi”.
Sul futuro sarà il tempo a decidere cosa accadrà, ma siamo certi che il calcio farà parte della sua vita:
“Concluderò questa stagione e poi deciderò con calma se riuscirò a giocare per un altro anno o se smetterò definitivamente. In quel caso mi dedicherò alla mia agenzia, ma per ora mi godo questo momento con il San Giorgio.”