C’è anche un pizzico di Calabria nell’Argentina Mondiale

156

Lionel Messi (il cui fisioterapista personale Marcello D’Andrea è calabrese) ha chiuso il cerchio coronando il suo sogno e quello di milioni di argentini che non si aggiudicavano un Mondiale dal 1986 quando “la mano de dios” incantò tutti.

Tra i ventisei protagonisti in campo del terzo titolo Mondiale uno (il numero 3 Nicolás Alejandro Tagliafico) ha origini calabresi in quanto la madre Maria Teresa Gatto (nata in Argentina) è figlia dell’emigrato lametino Giuseppe Gatto. Di origini liguri (Genova) è, invece, il nonno paterno.

Nato a Rafael Calzada (Buenos Aires) il 31 agosto 1992 (di ruolo difensore) è attualmente in forza al Lione che la scorsa estate lo ha acquistato dall’Ajax dove vi era giunto nel gennaio 2018 dall’Independiente (terza squadra della sua carriera dopo Banfield e Real Murcia). Con i colori della nazionale argentina (completata la trafila con le giovanili) esordisce il 9 giugno 2017 in occasione dell’amichevole contro il Brasile battuto 1-0. Il primo grande appuntamento che si ritaglia è il Mondiale di Russia 2018 dove gioca in pianta stabile ma l’Argentina non sorride venendo eliminata dalla Francia agli ottavi di finale. Tre anni dopo arriva il primo alloro (la Coppa America) che l’Argentina fa sua battendo nella finale di Buenos Aires il Brasile 1-0 (rete di Di Maria). L’anno seguente ecco il secondo alloro (la Coppa dei Campioni CONMEBOLL/UEFA). Trofeo che mette di fronte i campioni sudamericani dell’Argentina contro i campioni europei dell’Italia. La partita giocata a Londra non ha praticamente storia con l’Albiceleste che vince 3-0. Penultimo alloro in casa Tagliafico prima del trionfo di Lusail dove a trent’anni, tre mesi e diciotto giorni, superando quella Francia che nel Mondiale precedente gli era stata fatale, ha alzato al cielo la Coppa del Mondo.