Como-Reggina 0-1 | Le pagelle amaranto

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Le partite sporche, se le porti a casa, ti permettono di guadagnare non solo tre punti. Si tratta di consapevolezza, forza, mentalità vincente e capacità di saper lottare in campi difficili. La Reggina riesce a tornare alla vittoria contro un avversario ostico come il Como, che per batterlo ne sono serviti di sforzi. Amaranto in costante controllo del gioco, ma in avanti non si riusciva a concretizzare. È bastato un calcio di rigore. Un episodio che ha deciso la sfida, ma i meriti degli amaranto ci sono eccome. Meglio non ci si poteva riscattare dopo il passo falso targato Frosinone. Adesso il Bari  al Granillo per consolidare il secondo posto.

Le pagelle

Colombi 6.5: Mai impegnato fino al 81’ quando con la mano di richiamo respinge una conclusione ravvicinata, risultando determinante nel frangente. Sempre pronto.

Pierozzi 5.5: In ritardo a chiudere su Mancuso nell’unica clamorsa occasione capitata al Como. Viene graziato dall’errore dell’attacante. Meglio sul ribaltamento di fronte, quando c’è da spingere in avanti, pur non incidendo. Sottotono.

Cionek 6.5: Da rivedere la gestione palla, che sarebbe potuta costare cara nel primo tempo. Passaggio a vuoto e rischio evitabile. Meglio, molto meglio, nei fondamentali del buon difensore. Annulla un cliente non facile come Cerri, rubandogli palla anche ben oltre la propria metà campo. Mastino.

Gagliolo 5: Scivola in una situazione identica a quanto successo a Camporese contro il Frosinone. Fatasmi e paura, ma nessun gol subito. Scampato pericolo, fatica comunque a cointenere uno scomodo Cutrone. In affanno.

Di Chiara 6.5: Costantemente nel vivo del gioco. Svaria, riesce ad inserirsi con insistenza in area di rigore ed è sempre pronto a potenti conclusioni da fuori area. Quest’ultima caratteristica è fondamentale per far guardagnare alla Reggina il rigore decisivo. Dinamico.

Majer 6: Mediano o mezzala, poco importa. Sempre a suo agio, accarezza il pallone palla al piede e da incursore non è mai banale nel posizionamento. Duttile.

Crisetig 6: Indubbio spessore tecnico da mediano. La sua buona prestazione è la perfetta fotografia dell’abbondanza a centrocampo. Lasciar fuori uno come lui pesa non poco, ma siamo certi che dopo oggi abbia riguadagnato qualcosa nelle gerarchie. Scandisce il tempo della manovra e nessun suo passaggio è banale. Personalità. Dal 72’ Fabbian sv.

Hernani 6: Prima del gol è uno dei grandi assenti di giornata, sulla falsa riga di quanto (non) visto contro il Frosinone. Mai pericoloso in avanti, non riesce nemmeno a servire i suoi compagni. Poi, fa valere personalità e freddezza. Non esita a battere il rigore decisivo e spiazza il portiere. Gli bastano undici metri.

Ricci 6.5: Sfiora un gol di sforbiciata che sarebbe stato da applausi a scena aperta. È il più pericoloso dei suoi nel primo tempo e si ripete anche nella ripresa, non disdegnando il tiro da fuori. Manca solo il gol. Dal 72’ Rivas sv: Letteralmente solo dieci minuti a disposizione, poi deve far posto ad un difensore per mantenere il vantaggio. Dal 82’ Camporese sv.

Gori 5: Troppo poco per una sufficenza. Primo tempo da grande assente, viene sostituito senza gloria ad inizio ripresa. Controfigura. Dal 59’ Menez 5.5: Qualche colpo di tacco dei suoi, ma pallone troppo incollato tra i piedi, invece di servire con rapidità compagni piazzati meglio. Fine a se stesso.

Cicerelli 5.5: Fluido nel svolgere i suoi compiti da esterno. Cross ben eseguiti e da cui nascono i maggiori pericoli per il Como nella prima frazione. Di contro, non pervenuto nella ripresa. Due volti. Dal 72’ Canotto sv.

All. Inzaghi 6.5: Non può essere soddisfatto nel primo tempo. Chiedeva di più dai suoi e l’ha ottenuto in un modo o nell’altro nella ripresa. I cambi con dentro i titolari hanno fatto la differenza, ma la superiorità rispetto all’avversario l’ha dimostrata fin dal 1’. Vincere partite sporche è fondamentale, e il mister lo sa benissimo. Avanti tutta.

Il tabellino

Como (4-3-3): Ghidotti; Vignali, Odenthal, Binks, Ioannau; Faragò (79’ Blanco), Bellemo, Arrigoni (79’ Da Riva); Cutrone, Cerri, Mancuso (84’ Ambrosino). In panchina: Bolchini, Vigorito, Cagnano, Gabrielloni, Scaglia, Celeghin, Ba, Delli Carri. Allenatore: Moreno Longo.

Reggina (4-3-3): Colombi; Pierozzi, Cionek, Gagliolo, Di Chiara; Majer, Crisetig (72’ Fabbian), Hernani; Ricci (72’ Rivas, 82’ Camporese), Gori (59’ Menez), Cicerelli (72’ Canotto). In panchina: Ravaglia, Aglietti, Bouah, Giraudo, Liotti, Loiacono, Lombardi. Allenatore: Filippo Inzaghi.

Squadra arbitrale – Arbitro: Ivano Pezzuto di Lecce. Assistenti: Dario Cecconi di Empoli e Filippo Bercigli di Firenze. Quarto ufficiale: Antonio Rapuano di Rimini. Var: Aleandro Di Paolo di Avezzano. AVar: Giuseppe Marco Macaddino di Pesaro.

Marcatori: 78’ rig. Hernani (R).

 

Note – Spettatori: 5.207 (di cui 2360 abbonati e 898 ospiti). Ammoniti: Vignali (C), Menez (R), Gagliolo (R), Cutrone (C), Colombi (R). Calci d’angolo: 4-8. Recupero: 5’ st.