La 29esima giornata di campionato sarà decisiva per la Saint Michel che potrebbe festeggiare la tanto attesa vittoria della Prima Categoria. Una squadra di qualità e spessore con un attacco stellare con 70 goal fatti, in difesa solo 8 reti subite e zero sconfitte.
A proposito di questa splendida stagione è intervenuto Francesco Ascone, ex giocatore ed attuale direttore sportivo, conosciuto molto bene dal calcio gioiese e non solo:
“Ad inizio anno ero certo che saremmo arrivati tra il primo e il secondo posto con risultati rosei, ma i dati attuali sono andati ben oltre le aspettative. Tra i nostri punti di forza ha sicuramente inciso l’aver scelto “uomini” prima che calciatori e quando hai questo perfetto connubio riesci a raggiungere ottimi risultati”.
Nel penultimo turno la Saint Michel affronterà l' Asd Pro Pellaro e cercherà di ottenere il passaggio matematico in Promozione. Una vittoria che potrebbe aggiungersi agli altri successi di cui quest’anno Gioia Tauro si è resa protagonista:
“Speravamo in un risultato positivo già la scorsa settimana a Bocale contro la Real Metropolitana, ma abbiamo affrontato una squadra molto attrezzata e lo si evince dalla rosa ma anche dallo staff e dalla dirigenza che ne fanno parte. Domenica vogliamo vincere e il fatto di giocare in casa davanti al nostro pubblico potrebbe essere la ciliegina sulla torta. Io sono gioiese di adozione avendo indossato per molti anni la maglia viola e la fascia da capitano. Quest’anno è stata una vera apoteosi, noi abbiamo vinto la Coppa Calabria e adesso ci prepariamo a vincere il campionato. La Gioiese 1918, dal canto suo, ha strameritato la Coppa Italia dilettanti e la promozione in Serie D. È stata un’annata da 10 e lode per la Gioia Tauro calcistica e per me a livello personale”.
Come detto, il passato di Ascone è stato a tinte viola ma oltre a questo l’ex difensore centrale ha calcato numerosi campi aggiudicandosi molti successi. La sua carriera inizia nel suo paese, Limbadi. A 14 anni gioca da capitano nelle giovanili della Vibonese e l’anno successivo si aggiudica i play off e la Serie C2 con la prima squadra. Al rientro da una squalifica si sposta prima a Rosarno, vincendo il campionato, e successivamente trionfa a Polistena e a Nicotera Marina. Dopodiché inizia la sua avventura con la maglia della Gioiese e colleziona anche altre vittorie:
“Nel 2016 a Gioia Tauro abbiamo fatto il triplete in Prima Categoria. Poi sono stato a Rombiolo, lì abbiamo vinto la Supercoppa e abbiamo raggiunto anche la Promozione. Ricordo un campionato molto combattuto culminato con lo spareggio giocato a Lamezia contro il San Gregorio. Ero arrivato lì a dicembre e da quel momento abbiamo conseguito una serie di vittorie che ci hanno permesso di giocare la finalissima, dato che ci trovavamo a pari punti. Nel 2019 ho giocato una prima parte con il Calimera e poi a Gioia Tauro fino all’interruzione per Covid. Nel 2021-2022, anno del salto di categoria della Gioiese in Eccellenza, ho percorso una restante parte di stagione con la Saint Michel. Lo scorso dicembre dopo qualche partita ho deciso insieme al Presidente e al mister di ricoprire unicamente il ruolo di dirigente sportivo e dare inizio a questo nuovo percorso”.
Con la maglia viola Ascone ha collezionato tanti ricordi. Oltre ad aver indossato la fascia di capitano ha anche avuto modo di intraprendere contemporaneamente una nuova esperienza come allenatore della formazione Juniores:
“Nel mio primo anno a Gioia Tauro ero ancora un novello, ma ho avuto tantissima fiducia sia dalla squadra che dai tifosi. Loro mi hanno fatto sentire parte della città e quando sono andato via mi hanno dedicato uno striscione, segno che sono rimasto nel cuore. Tra i ricordi più belli con questa squadra c’è l’anno in cui sono arrivato a campionato in corso. All’andata la Gioiese aveva totalizzato pochi punti e dal mio rientro fino a marzo, prima che il campionato venisse interrotto, grazie ad una serie di risultati positivi abbiamo raggiunto la salvezza sul campo. Oltre a questo, aver guidato la squadra juniores è stata un’esperienza bellissima perché ho conosciuto tanti ragazzi che ancora oggi per strada mi riconoscono. Penso che questo sia lo spirito che bisogna avere quando si pratica uno sport e soprattutto il calcio che ti fa stringere molte amicizie”.
Adesso, dietro alla grande macchina Saint Michel, c’è senza dubbio un grande operato dal punto di vista dirigenziale:
“Il DS è un ruolo che mi piace perché sono molto intraprendente nel relazionarmi con i calciatori e poi essendo stato io in primis un giocatore conosco molte vicissitudini del mestiere. Dietro alle nostre vittorie c’è un lavoro certosino che dura da mesi. Quest’anno, e mi assumo la responsabilità, ho fatto una cernita riconfermando solo Palumbo e Capria. Penso che in generale alla base di un rapporto tra società e calciatori debbano esserci serietà e rispetto. Qui c’è un gruppo fantastico”.
Per quanto riguarda invece il futuro della Saint Michel e il suo, Ascone si esprime così:
“Stiamo aspettando la certezza matematica della vittoria e una volta raggiunta ci metteremo subito a lavoro. In Promozione sarà difficile ripetere quanto fatto questa stagione, noi ce lo auguriamo e sappiamo di avere una buona base. Con qualche ritocchino cercheremo di mantenere la categoria. Per quanto riguarda me ho sempre avuto la testa sulle spalle. È il mio primo anno da direttore sportivo e non potevo augurarmi di più. Adesso ho intenzione di seguire un corso apposito per rapportarmi al meglio con i calciatori e spero al più presto con le categorie più alte. Se la dirigenza vorrà, l’anno prossimo sarò ancora qui. Spero in un futuro roseo ma saranno il tempo e il lavoro a dirlo”.