Il campionato di Prima Categoria è ancora tutto da decidere essendo pochi i punti che separano la Saint Michel, attualmente in testa alla classifica, dal Bianco che occupa invece il secondo posto. Per i biancoazzurri, che proseguono l’inseguimento verso la vetta, ha parlato il capitano Domenico Commisso. La squadra sta affrontando la stagione nel migliore dei modi e questo può essere conseguenza diretta di un gruppo che oltre ad esprimere bene le proprie qualità in campo è mosso da un profondo senso di amicizia:
“Uno dei nostri punti di forza è che indubbiamente abbiamo ottimi giocatori in squadra, ma è soprattutto il fatto di essere molto uniti e di lottare insieme che ci aiuta. Cerchiamo di restare sempre compatti: dove sbaglia uno, l’altro recupera.”
Adesso il Bianco dovrà proseguire sulla scia dei risultati positivi ottenuti nelle scorse gare e la sfida di questo weekend contro il Lazzaro sarà un ulteriore banco di prova per i biancoazzurri:
“Non mi sarei aspettato questo tipo di risultati perché ad inizio stagione non eravamo al completo e in effetti la prima partita del campionato coincide con la nostra prima sconfitta. Rimpiangiamo i punti persi contro la Real Metropolitana che ha pareggiato al 96’ su rigore, ma guardare la classifica ci stimola per fare meglio. Sicuramente la Saint Michel ha qualcosa in più, ma noi giocheremo queste restanti gare come se fossero delle finali. L’umore per la prossima partita è alle stelle e ci alleniamo con grande intensità. Occupare il secondo posto significa non abbassare mai la guardia.”
Quanto a lui, Domenico Commisso ha iniziato la sua carriera proprio a Bianco tra le giovanili e dopo alcune esperienze a Locri, Brancaleone, Bovalino, ed Africo è ritornato nella sua città natale:
“Sono ritornato a Bianco con la società del Presidente Mario Carone, poi in seguito al fallimento di quella squadra ho proseguito sempre qui ma con il nuovo gruppo societario e da allora sono sempre stato con loro. In realtà non giocavo da due anni perché avevo deciso di smettere, ma quest’anno ho ricevuto la loro chiamata e sono rientrato perché avevo voglia di ricominciare. Conoscevo i ragazzi e ho anche contattato qualche giocatore che potesse darci una mano. L’idea era quella di divertirci e fare un campionato tranquillo, ora invece mi sto allenando più di prima. Mi era mancato il campo, così come giocare la domenica e stare insieme ai compagni. Essere secondi a meno due punti è uno stimolo in più. Da bianchese sarebbe un sogno poter arrivare a fare il salto di categoria vestendo i colori di questa maglia.”
La fascia da capitano che indossa al braccio è simbolo di tutto ciò che lui è per questa squadra. Oltre ad essere un vero e proprio punto di riferimento, Commisso incarna quei valori e quelle qualità umane che fanno la differenza sia dentro che fuori dal campo:
“I ragazzi mi chiedono spesso dei consigli e io cerco di caricare la squadra al meglio per restare concentrati. Credo che il calcio oltre ad essere uno sport ti permetta anche di stringere tante amicizie, io stesso sono in buoni rapporti con tanti ‘avversari’. La cosa principale è questa, il calcio deve essere una seconda famiglia, un motivo di unione e di divertimento. Allo stesso tempo, va preso seriamente perché quando si prende un impegno va portato a termine soprattutto se, come nel nostro caso, ci si trova in una posizione favorevole in classifica.”
Per concludere, il capitano biancoazzurro parla del suo futuro e delle sue ambizioni legate sempre al mondo del calcio:
“Ogni anno dico che per me è l’ultimo, però la vita riserva sempre delle sorprese. Quando deciderò di ritirarmi definitivamente mi piacerebbe poter continuare a far parte di questo mondo, magari come allenatore, perché amo il calcio fin da quando sono piccolo. Al momento il mio obiettivo e quello di tutto l’ambiente è di poter vincere il campionato e fare il salto di categoria. Stiamo dando il massimo anche perché purtroppo non giochiamo nel nostro campo ma ad Ardore. Naturalmente disputare le partite davanti al proprio pubblico e nel proprio paese è del tutto diverso. Vorrei ringraziare la società che non ci fa mancare nulla, così come l’allenatore e il vice allenatore. Un grazie ai miei compagni per tutto quello che danno in campo, in allenamento e durante le gare.”