Dieci anni dopo aver centrato lo spareggio promozione contro l’Audace Rossanese (a cadere nella finale play off sotto i colpi di Tuoto con Tamburro a regalarsi una doppietta fu la Gallicese), la Palmese è pronta a seguire lo stesso percorso che l’avrebbe poi portata in Eccellenza. A differenza di allora il secondo impegno sarà però più probante perché si giocherà fuori casa e con l’obbligo della vittoria. A sfidare i ragazzi di Giuseppe Crucitti nella finale play off sarà l’Ardore di Andrea Criaco che ha chiuso il campionato centrando la seconda piazza senza conoscere la parola sconfitta tra le mura amiche.
La sfida di domenica 14 maggio, in un Comunale che sarà preso letteralmente d’assalto dai numerosissimi tifosi neroverdi, dovrà essere affrontata al meglio e senza sbavature con la consapevolezza che chi scenderà in campo lo farà indossando una maglia la cui storia che si porta cucita addosso non può e non deve essere un dettaglio trascurabile. Storia che proprio in questi giorni si rinnova rammentando di una promozione in Serie C (quella del Sorrento) che l’unica volta che prese parte al campionato di Serie B ebbe in organico due grandi ex della Palmese Bozza e Cogliandro. Senza quindi nulla togliere all’Ardore (squadra di assoluto valore e meritevole di raggiungere i traguardi prefissati) la Palmese ha l’imperativo di avvicinarsi ulteriormente a quel salto di categoria che è l’unica ragione per la quale si sta “lottando” da quando l’Eccellenza la si è persa per le note vicende extracalcistiche. Il resto si chiama Serie D ma questa è un’altra storia che si spera la si possa riscrivere quanto prima.