Andata in archivio una stagione, il cui ultimissimo ciak è stato pervaso dall’irrefrenabile gioia dei tifosi palmesi che hanno brindato al ritorno in Eccellenza, riavvolgiamo il nastro ritornando all’inizio quando prese il via il girone B del campionato di Promozione 2022-23. Il numero 80 della lunghissima serie iniziata tanti e tanti anni orsono.
Salutata la Coppa Italia Dilettanti, che come di consueto apre le danze, dopo le sconfitte con la Gioiese e il Capo Vaticano, la prima uscita in campionato dell’ambiziosa Palmese di patron Sergi è scossa dal capitombolo in casa del Bivongi Pazzano che trova la rete del clamoroso 1-0 al minuto 92 con Corapi. Battuto il Roccella, con il più classico dei risultati firmato Fiorino e Giorgi, si replica contro il Melito (1-5 con Fiorino a banchettare) e l’Atletico Maida (partita decisa da Misale che manda in archivio un sofferto 2-1), ma come un fulmine a ciel sereno ecco il secondo inciampo ancor più clamoroso del primo visto che a battere i neroverdi è l’Africo (alla vigilia della sfida ultimo in classifica con 0 punti) che pesca il jolly al minuto 5 di recupero con un guizzo di Shalioui.
La seconda clamorosa caduta vede l’immediata reazione grazie al 3-1 al Capo Vaticano con due calci di rigore di Sapone e Fiorino a spianarle la strada, ma arrivata la quarta trasferta ecco maturare la terza sconfitta in casa di uno Sporting Catanzaro Lido trascinato dall’incontenibile Giglio autore di una tripletta. Tre sconfitte in sole sette uscite cominciano a pesare come un macigno e serve una sterzata arrivata battendo il Ravagnese (rocambolesco 4-3 dopo aver chiuso il primo tempo sotto di due reti con Tegano a gelare il Lopresti), la Cinquefrondese (0-2 maturato nell’ultimo quarto di gara grazie a Misale e Fiorino), la Deliese (altro 2-0 firmato Militano e Infusino), l’Ardore (con Misale a segnare nel finale il calcio di rigore del sofferto 1-0) e l’Archi con Tapia a regalare il 2-3 al minuto 92. Sterzata che le fa riprendere quota. Giunti alla supersfida contro la capolista Vigor Lamezia si ripiomba nel buio con un pesante 1-4 casalingo che fa volare i lametini la cui trasferta alle pendici del monte Sant’Elia era iniziata in salita. Con il morale sotto i tacchi si prova a reagire chiudendo il girone d’andata con una vittoria (1-3 in casa del Melicucco con il primo sigillo del neoarrivato Bargas) e un pareggio col San Giorgio a Palmi.
Al via del girone di ritorno si mettono insieme tre roboanti vittorie consecutive contro il Bivongi Pazzano, il Roccella e il Melito che si sobbarcano 11 reti senza segnarne alcuna ma, arrivata la trasferta contro l’Atletico Maida, ci si inceppa portando a casa un modesto 0-0. La seguente sfida casalinga contro l’Africo urge di risposte e la risposta si traduce in un tennistico 6-0 con tre reti per tempo. Le seguenti cinque uscite si continua a non perdere ma, mettendo insieme quattro pareggi contro il Capo Vaticano, il Ravagnese, la Cinquefrondese e la Deliese e una sola vittoria (il 4-2 allo Sporting Catanzaro Lido con Bargas sugli scudi), il vertice della classifica (con la Vigor Lamezia a comandare ben salda) si allontana. A peggiorare il delicato momento arriva la sconfitta contro l’Ardore vittorioso col minimo scarto. Un 1-0 firmato Bottiglieri.
Il cammino stentato le fa perdere qualche posizione ma nell’ultimissimo scorcio di stagione, il 5-1 all’Archi (con Bargas a sbloccare all’approssimarsi della mezz’ora), il 3-1 patito contro la Vigor Lamezia (che festeggia in anticipo la promozione) messo subito alle spalle dalle vittorie contro il Melicucco e il San Giorgio (in quel di Gallina il 2-3 ha del miracoloso visto che giunge in piena zona cesarini con un calcio di rigore di Infusino), le fanno chiudere il campionato al terzo posto che vale l’accesso ai play off. La coda finale della stagione mette le ali ai ragazzi di Giuseppe Crucitti che, dopo il 4-3 al San Giorgio e l’insperato 0-1 in quel di Ardore firmato Villarreal, vedono spalancarsi le porte dello spareggio per la promozione in Eccellenza contro i cosentini del V.E. Rende in quel di Lamezia Terme. Spareggio che in un saliscendi di emozioni culminate ai calci di rigore dove il giovanissimo Orlando si ritaglia il ruolo di protagonista sventando due tiri dal dischetto, le regala l’agognato ritorno in Eccellenza. Salto di categoria che sul far della sera vedrà omaggiare la Palmese in un Giuseppe Lopresti preso d’assalto dai tifosi con cori, rulli di tamburi e fuochi d’artificio a illuminare a giorno una sfavillante serata con l’eterno guardiano (il monte Sant’Elia) a far da cornice all’ennesimo quadro d’autore spennellato di neroverde.