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Reggina bocciata dalla Covisoc: motivazioni e scenari

2023-07-01 18:39

Paolo Messina

CALCIO, Serie B, Reggina, Serie B,

Reggina bocciata dalla Covisoc: motivazioni e scenari

Ad oggi nessuna certezza sulla continuità sportiva della Reggina, appesa ad un filo chiamato “ricorsi” e nulla più.

Respinta l’iscrizione della Reggina al campionato di Serie B. Questa la decisione della Covisoc, organo di controllo della Figc, che entro il 30 giugno doveva esprimersi sulla bontà o meno della documentazione presentata dagli amaranto. Il verdetto è pesante, amaro e demoralizzante. Il rischio serio e concreto di veder scomparire la gloriosa squadra di Reggio Calabria spaventa i tifosi e le lacrime faticano ad essere trattenute. Ancora uno spiraglio, piccolo per la verità, ci sarebbe per evitare quella che oggi appare come una quasi parola fine.

 

Le motivazioni

 

Andiamo per gradi. La causa che ha portato ad una così pesante decisione della Covisoc è relativa al mancato pagamento, entro il 20 giugno (scadenza dell’iscrizione alla Serie B), di 757 mila euro. Cifra relativa al piano di rientro del debito pregresso che la Reggina ha ottenuto con il Tribunale di Reggio Calabria. Lo stesso Ente ha indicato il pagamento di tale pendenza entro il 12 luglio. Dunque, ancora una volta, è scontro tra giustizia ordinaria e sportiva. 

 

Gli amaranto, dopo un primo comunicato ad annunciare quanto appreso dalla Covisoc e la volontà di portare avanti ogni tipo di ricorso, ne ha rilasciato un secondo nel primo pomeriggio di oggi dove specifica i dettagli della vicenda: “La proprietà della Reggina – si legge -  in coerenza con l’azione portata avanti nell’ultimo anno sta proseguendo attraverso i suoi consulenti e legali le azioni a tutela del patrimonio storico ed economico della società. Nell’ultimo anno sono state investite ingenti risorse per consentire il risanamento e il rilancio del Club. In conformità con quanto stabilito dal Tribunale di Reggio Calabria, a giugno 2023 sono stati inoltre versati ben 5,5 milioni di euro e programmato il versamento delle scadenze del prossimo 12 luglio, seguendo le indicazioni della sentenza di omologa. I colloqui con i potenziali investitori stanno proseguendo nella dovuta riservatezza al fine di garantire sana e prospettica continuità aziendale. E’ sempre stato un impegno di questa proprietà dare tutte le informazioni quando ci sono dei fatti concreti. Riguardo le recenti osservazioni della Covisoc si sta collazionando un articolato documento che illustrerà il percorso amministrativo che la Società ha seguito sotto l'egida dell’accordo di ristrutturazione. Appena ci saranno fatti concreti da comunicare lo faremo tempestivamente.”

 

Gli scenari

 

Il problema è ben chiaro, adesso serve risolverlo anche se i margini sono stretti e un capovolgimento di fronte appare poco probabile. Innanzitutto la Reggina ha tempo fino al 5 luglio per presentare ricorso e ciò avverrà. Il 7 luglio il Consiglio federale si esprimerà sulla concessione delle licenze nazionali. Qualora agli amaranto non venisse data ragione in tale sede, si passerebbe al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni previsto il 20 e 21 luglio. Qui si ferma la giustizia sportiva che, a meno di clamorosi colpi di scena, difficilmente dirà sì alla società di Saladini.

 

La strada dei ricorsi potrebbe continuare in ambito di giustizia ordinaria ed è qui che si può riporre l’unica vera speranza di ribaltare la decisione della Covisoc. Il 2 agosto ci si potrà appellare al Tar, mentre l’ultima spiaggia è rappresentata dal Consiglio di Stato del 29 agosto. In quest’ultima data il campionato di Serie B sarebbe già in corso ed è facile intuire come la situazione, già bella ingarbugliata, fino a fine agosto potrebbe diventarlo ancora di più. Ad oggi nessuna certezza sulla continuità sportiva della Reggina, appesa ad un filo chiamato “ricorsi” e nulla più.