Giornata tristissima quella odierna in casa Palmese che perde due grandi ex dei giorni nostri (il direttore sportivo Fortunato Spadaro) e del passato (il calciatore e validissimo attaccante Ercole Mingrone).
Di Spadaro (da qualche mese direttore sportivo della Gioiese) sono ancora vivi i ricordi della bella Palmese messa su in un batter di ciglio nella caldissima estate del 2018 con l’amministratore giudiziario Larizza a gestire una squadra che farà leva su Ivan Franceschini e su Ouattara; due (uno in panca l’altro in campo) dei tanti punti di forza di quella Palmese capace di battere il Messina con un roboante 3-0 e bloccare il Bari sullo 0-0 raggiungendo un impensabile piazzamento che la portò ai margini della zona play off.
Mingrone fece, invece, parte della Palmese 1985-86. Squadra che centrò la salvezza nel difficilissimo campionato di Interregionale (girone I) allo scoccare dell’ultima giornata quando, in terra campana (si giocò all’Ernesto Faraone di Caivano), una rete messa a segno proprio da Mingrone, pescato alla perfezione da Romola, decretò lo 0-1 contro la Boys Caivanese. Questo l’undici neroverde di partenza sceso in campo quel giorno (era il 5 maggio 1986) agli ordini dell’arbitro Casiraghi di Monza: Stillitano, Romola, Russo, Canino, Carito, Crisalli, Caputo, Carrefa, Garito, Cinquegrana, Mingrone. Per Mingrone la rete salvezza fu soltanto l’ultima delle tante messe a segno in quella complicata stagione (una la siglò contro la fortissima Rifo Sud, poi promossa, fermata sull’1-1 a Vallo di Diano) che vide avvicendarsi in panchina prima Pagni, poi Cittadino e alla fine Bonetti, ex calciatore di origini veronesi che fece le fortune di Messina e Trapani.