Con un comunicato ufficiale emesso dalla società nella giornata di ieri, è stato ufficializzato il drammatico momento che sta vivendo la Gioiese, con a rischio il proseguimento della stagione e un nuovo fallimento (a distanza di 8 anni) dietro l’angolo.
E’ questo quanto temono i veri tifosi viola, che non vorrebbero rivivere il dramma del 2015, e che sperano che nelle prossime ore accada qualcosa che possa mantenere in vita il glorioso sodalizio della Piana.
Purtroppo gli eventi di queste ore non sono altro che la logica conclusione di una serie di difficoltà emerse subito dopo la promozione in serie D (la seconda consecutiva), che aveva fatto registrare grande entusiasmo in città, come testimoniato dagli oltre duemila presenti il 2 aprile, in occasione del matematico salto di categoria, che aveva fatto sperare la società in un futuro sereno, pur con la consapevolezza dei gravosi impegni economici che si sarebbero dovuti sostenere.
Invece da quando è partita la nuova stagione le difficoltà ed i problemi si sono moltiplicati giorno dopo giorno. La totale indifferenza delle istituzioni ha privato la Gioiese del suo impianto di gioco, facendo venire meno incassi, sponsor e costretto la squadra a peregrinare per i campi della Calabria (da Palmi, a Locri, a Sambiase), per disputare le gare casalinghe, con spese non indifferenti.
La società ha tirato avanti come meglio ha potuto, ma era evidente lo stato di incertezza, che non ha consentito di poter costruire un organico adeguato alla categoria. Ne è prova il continuo andirivieni di calciatori, ingaggiati e poco tempo dopo andati via (finora ne sono stati impiegati ben 35). Le difficoltà si sono ravvisate anche nella partecipazione al campionato nazionale juniores, con tante trasferte in Campania.
Fin qui la dirigenza ha provato a sobbarcarsi i notevoli costi, fra mille difficoltà e senza l’aiuto di nessuno, tranne di uno sponsor che ha dato una grossa mano d’aiuto per provare ad andare avanti. Ma domenica, al termine della gara persa in casa (a Palmi) per 4-0 contro la corazzata Siracusa, alla decima vittoria consecutiva, qualcosa si è rotto. Lo sponsor ha ufficialmente dichiarato di non poter più aiutare la Gioiese, che adesso è in gravi difficoltà.
La dirigenza e gli ultras in queste ore stanno provando a salvare il salvabile, speranzosi di poter quantomeno proseguire la stagione e, anche se non si riuscisse a mantenere la categoria, sarebbe già una grossa impresa mantenere in vita la squadra, salvando almeno il titolo. A tal fine per le 17 è stata indetta un’assemblea pubblica presso l’aula consiliare del Comune, alla quale sono stati invitati tutti, politici, imprenditori, tifosi, per salvare la Gioiese. Come andrà a finire in questo momento non è facile prevederlo.
Purtroppo la situazione sembra molto critica, anche se c’è una flebile speranza che si faccia avanti qualcuno a dare una mano o a per rilevare la società. Ma ciò, ovviamente, non potrebbe avvenire in poche ore, ma bisognerebbe programmare il cambio al timone societario (ammesso che si faccia realmente avanti qualcuno), che passerebbe necessariamente dal poter tornare a disporre del Polivalente prima possibile.
Alla squadra è stato concesso un giorno di riposo in più, per cui oggi al “Cesare Giordano” riprenderanno gli allenamenti, per preparare l’importante trasferta di Portici in programma domenica.
Ma il futuro passa esclusivamente dall’esito dell’importante assemblea odierna, con la speranza che scaturisca qualcosa di positivo, per mantenere in vita la seconda più importante società della provincia di Reggio Calabria (dopo la Reggina).