Nel dilettantismo calabrese sono numerosi i talenti che si fanno apprezzare per le loro qualità. Uno di questi è Ebrima Jaiteh, attaccante promettente che ha attirato l’attenzione di molti club grazie alle sue prestazioni eccezionali. Originario del Gambia, fin da giovane ha dimostrato abilità straordinarie, sebbene le opportunità di emergere nel suo Paese fossero poche. Questo non lo ha scoraggiato e, al contrario, lo ha motivato a cercare nuove sfide altrove. Nel 2018 è arrivato in Italia, iniziando la sua carriera vestendo la maglia della Polisportiva Lamezia. Da lì, ha collezionato esperienze con Vigor 1919, Sambiase, Atletico Maida, Real Pizzo, Borgia e, infine, Saint Michel:
“La barriera linguistica è stata la difficoltà principale quando sono arrivato qui in quanto rendeva più complicato comunicare con i miei compagni di squadra. Inoltre, essendo una persona molto timida, questo ostacolo è stato ancora più difficile da superare. Adesso sto migliorando e sto acquisendo sempre più sicurezza”.
La velocità e la precisione sotto la porta sono le doti maggiormente messe in mostra da Jaiteh. Nella stagione 22/23 ha impressionato tutti con i suoi 35 gol. Anche quest’anno ha chiuso il campionato con ben 18 reti, a dimostrazione della costanza e della capacità di essere sempre decisivo:
“Ho vissuto momenti davvero significativi con il Real Pizzo, per questo motivo ha un posto speciale nel mio cuore. Lì mi sono trovato davvero bene ed è stato un punto di svolta perché ho avuto l’opportunità di mostrare le mie capacità. Allo stesso modo, sono molto soddisfatto del mio rendimento nella recente stagione con la Saint Michel. Adesso sono pronto a fare un salto di qualità e il mio obiettivo è di giocare in categorie superiori come l’Eccellenza”.
Un altro aspetto che contraddistingue Jaiteh è il suo carattere positivo e determinato che gli consente di affrontare con decoro le difficoltà che purtroppo fanno spesso parte di questo sport:
“Quando gioco mantengo sempre alta la concentrazione, focalizzandomi sui miei movimenti, su come posizionarmi per sfruttare lo spazio e superare i difensori. Spesso capita di ricevere insulti, questo però mi motiva a fare ancora di più e a dimostrare che sono qui per giocare e dare il massimo. Ciò è fondamentale non solo per me, ma anche per la società per cui faccio tanti sacrifici e per coloro i quali ogni weekend vengono a divertirsi guardando le nostre partite. Noi calciatori dovremmo comportarci adeguatamente in campo anche per rispetto di chi viene a sostenerci e a supportarci”.
Nonostante la lontananza dalla sua terra natale, il supporto e l’affetto dei suoi cari è sempre presente. Il loro incoraggiamento e l’amore per il calcio lo spingono ad inseguire i suoi sogni:
“I miei amici in Gambia seguono con entusiasmo le mie partite e sono felici dei miei successi. Il loro sostegno è un incitamento a continuare a lavorare e tirare fuori il mio potenziale per raggiungere livelli ancora più alti. Mi piacerebbe molto rappresentare la nazionale del Gambia per dimostrare al mio Paese quanto valgo come giocatore. Per me il calcio è uno sport straordinario e lo amo proprio per questo motivo: avvicina le persone di tutto il mondo creando un forte senso di comunità, felicità e momenti di gioia condivisa”.