
Brutta tegola per la Cestistica Gioiese che, in vista della bella in programma domenica prossima al PalaMangione, perde per squalifica il proprio leader e capitano Francesco Russo, da sempre il condottiero della squadra ed anche in queste finali migliore in campo con 21 e 25 punti messi a segno.
Ma cosa ha scaturito questo inatteso provvedimento giunto ieri come un fulmine a ciel sereno?
Il comunicato ufficiale parla di “squalifica per 3 gare per comportamento minaccioso, intimidatorio e/o violento a livello di tentativo nei confronti di altri tesserati per fatti non attinenti al gioco e tenuto conto dell’aggravante relativa alla carica di capitano della squadra.”
Tale decisione del giudice sportivo ha lasciato la società gioiese di stucco, atteso che nulla di rilevante era accaduto nel dopogara, come dimostrato dalle immagini diffuse dalla doppia diretta facebook andata in onda dal I Maggio di Castrovillari.
Qualche sostenitore di Gioia Tauro ieri ha commentato l’incredibile decisione, che rischia di condizionare gara3 della finale, pubblicando delle immagini relative anche a gara1, quando al suono della sirena due giocatori del Pollino si avvicinano al capitano della Gioiese, urlandogli in faccia la loro felicità ed il capitano biancoviola rimase impassibile.
Che in una finale playoff molto equilibrata, a caldo possa volare qualche parola di troppo fra i giocatori fa parte del gioco, l’importante è che non si trascenda poi nei comportamenti. E dalle immagini viste in diretta non accade nulla di particolare o di violento a fine gara.
Pare che i due fischietti abbiano scritto a referto che, a seguito di quanto detto dal capitano della Gioiese Francesco Russo, si sia scatenato un parapiglia sul terreno di gioco ma gli arbitri, rientrati negli spogliatoi non avrebbero assistito ad ulteriori sviluppi. Dalle immagini del dopogara però emerge qualche incongruenza con quanto scritto dai direttori di gara, visto che si nota la presenza in campo dei due fischietti quando alcuni tesserati delle due squadre discutono in maniera un po' animata ed, anzi, il capitano della Gioiese viene avvicinato da alcuni soggetti, presumibilmente tesserati della squadra di casa. Si nota, altresì, la presenza in campo anche di diversi estranei ma di tutto ciò gli arbitri, ancora in campo, non hanno scritto nulla, perché diversamente il giudice sportivo avrebbe dovuto adottare dei provvedimenti anche a carico della società di casa.
Sicuramente una brutta pagina, che rischia di perdere per la finalissima di domenica uno dei sicuri protagonisti.
La Cestistica Gioiese, preso atto del provvedimento assunto, ha immediatamente inoltrato ricorso alla Corte Sportiva di Appello, chiedendo l’annullamento del provvedimento o, la riduzione da 3 ad una giornata la squalifica, in modo da poter commutare la sanzione prevista e consentire al bravo atleta gioiese di prendere parte alla gara più importante della stagione.
Ci si augura che la decisione arrivi prima di domenica, ma in caso contrario dovrebbe essere attuata la sospensione del provvedimento.
Pare che la società abbia chiesto di essere sentita ed abbia chiesto l’audizione dei direttori di gara, affinchè chiariscano bene cosa sia in realtà accaduto, visto che le immagini non collimano con quanto presente a referto.
Bocche cucite da parte della società dei fratelli Travia, che ha preferito non commentare la decisione, sperando che la giustizia sportiva assuma una decisione adeguata.
Auspichiamo che chi dovrà decidere sul ricorso inoltrato dalla Cestistica Gioiese valuti attentamente i fatti e le immagini, che dimostrano palesemente come non sia accaduto nulla di particolare, ma normalissime discussioni che avvengono su tutti i campi di basket. Anche perché privare la Gioiese di Francesco Russo per la gara di finale sarebbe una grossa ingiustizia, che rischierebbe di decidere l’esito di un lunghissimo campionato, dominato dalla squadra biancoviola, e che vedrà il suo ultimo atto domenica, in piena estate.
Nella galleria alcune immagini immagini diffuse dalla doppia diretta facebook andata in onda dal I Maggio di Castrovillari





