Il suo è un ritorno a casa a tutti gli effetti. Umberto Scorrano a Locri ha già allenato ad inizio carriera per due stagioni, ma prima con la maglia amaranto ci ha anche giocato, indossando la fascia di capitano. Chi meglio di lui per iniziare un nuovo progetto? Un tecnico che conosce l’ambiente e che ha il cavallo alato che galoppa nel cuore. Così il nuovo presidente Cesare Polifroni lo ha scelto senza tentennamenti per la prossima stagione in Serie D.
A preparazione in corso abbiamo fatto qualche domanda “a tutto campo” al tecnico amaranto.
Mister, che campionato le sembra, solo quattro calabresi al via e tante squadre che pretendono la vittoria?
“Sarà sicuramente un campionato più avvincente degli ultimi anni. Ci sono tante squadre che si sono rinforzate per vincere con in testa su tutte Reggina e Siracusa, le stesse Scafatese e Pompei, le due campane aggiunte al Girone I. Non ci sarà la squadra che dominerà come avvenuto nelle ultime due stagioni, sicuramente ci sarà un maggiore equilibrio ed anche Vibonese e Nissa potranno dire la loro”.
Per quanto riguarda il Locri, che obiettivo vi siete prefissati?
“Sappiamo che sarà una stagione intensa. Credo che abbiamo messo sù una squadra che può ben figurare. Manca ancora qualche tassello, ma presto la rosa sarà al completo. Il nostro obiettivo è chiaro: centrare la salvezza tranquilla al più presto. Poi quel che verrà si vedrà. Siamo al primo anno di un progetto avviato dal presidente Polifroni e sicuramente mantenere la Serie D è fondamentale per il futuro”.
Solo quattro calabresi al via in Serie D, plotone dimezzato rispetto alla passata stagione. Sarà una difficoltà in più?
“Certamente. Dovremo affrontare trasferte più lunghe, vale per tutte le calabresi, e non sarà facile. Peccato per le squadre che la nostra ha regione ha perso, anche il Locri l’anno scorso si è salvato ai play out. Credo che in molti imprenditori ci sia poca voglia di fare calcio e di investire, anche per la mancanza di impianti adeguati. Per questo bisogna essere grati a quelli come il nostro presidente e patron Caffo della Vibonese, per fare due esempi, che continuano a crederci. Due esempi da seguire”.
Al Locri manca ancora qualche tassello, uno di questo è un altro portiere. Avete puntato sugli under in porta, ma al momento ne avete solo uno.
“Ci vuole pazienza. E’ vero vorremmo avere una coppia di under promettenti per il ruolo. Ci serve per potere avere più esperienza davanti, in ruoli in cui l’esperienza può fare veramente la differenza. Avevamo raggiunto l’accordo con il catanzarese Grimaldi, poi lui ha preferito andare altrove. Adesso stiamo sondando il mercato, se non troveremo un altro under bravo, vuol dire che punteremo su un over”.
Tanti giocatori confermati, tanti nuovi, con la fascia di capitano saldamente sul braccio di Aquino. Cosa si sente di dire ai tifosi del Locri?
“Vero Aquino sarà ancora il capitano, non si può prescindere da lui. Sono convinto che si sia costruita una squadra giovane e ben equilibrata, in grado di lottare in ogni partita. Ai tifosi dico di venirci a sostenere, lo merita la storia del Locri, lo meritano i ragazzi che daranno sempre tutto in campo e lo merita la dirigenza con in testa il presidente Polifroni. Sarà una stagione diversa dalla precedente. In questa fase di preparazione vedo un bel gruppo affiatato e sono molto fiducioso”.
Domenica prima amichevole, che indicazioni si aspetta? L’esordio ufficiale in Coppa Italia al Macrì con il Paternò non è poi così lontano…
“Mi aspetto una squadra ancora imballata, con qualche giocatore ancora da inserire, ma voglio vedere un gruppo coeso che metta in pratica quello che stiamo facendo negli allenamenti. E’ vero, la Coppa è dietro l’angolo. Sarebbe bellissimo partire con il piede giusto.”.