Gli ultimi vibonesi ad allenare la Vibonese furono Totò De Rito e Francesco Fortuna nella stagione 1993-94. Quella difficile dell’autogestione da parte della squadra, priva di qualsivoglia organizzazione societaria. Tempi da eroi.
Sono trascorsi oltre trent’anni prima di vedere un altro allenatore vibonese sulla panchina rossoblù, quel Michele Facciolo (59 anni) che da anni ci gira attorno prima come secondo di Giacomo Modica in due occasioni e tecnico della formazione Primavera. Adesso è arrivato il suo momento, dopo la partentesi a Sant’Agata nella passata stagione, patron Caffo ha deciso di fargli fare finalmente il grande passo.
“Sono veramente felice di poter allenare la Vibonese – spiega MIchele Facciolo -. Per me che sono di Pizzo è un sogno che si realizza. Spero di dare il massimo per la società e per i tifosi che spero verranno in tanti a sostenerci. Da parte mia prometto il massimo impegno. Voglio vedere all’opera una squadra che gioca a calcio e che diverte, insomma che sia bella da vedere. Come dice mio fratello Giacomino (Modica, ndr), voglio una squadra che lasci profumo e che un domani si possa dire che questa era una squadra allenata da un vibonese”.
Mister Facciolo, che idea ti sei fatto della squadra in questa fase di precampionato? “Vedo una squadra composta da un gruppo di ragazzi che ha voglia di stare sul campo, che si sta applicando, che ha voglia di seguire i dettami che io dò. E questo è un buon punto di partenza. Abbiamo recuperato e reinserito nel gruppo un giocatore come Terranova e questo è un buon punto che fa salire la qualità, ma bisogna dargli tempo. Vorrei arrivare già in buone condizioni alla prima di Coppa Italia con la Reggina e alla prima di campionato”.
Terranova? Un giocatore che da sempre avrei voluto in squadra
Terranova è quasi un regalo inatteso, quando ti hanno detto che sarebbe rimasto cosa hai pensato? “Meno male (sorride, ndr). Terranova, quando sono stato con Giacomo Modica, abbiamo sempre tentato di portarlo nel nostro gruppo squadra come giocatore, ma non ci eravamo mai riusciti. Ma sapevamo la qualità del giocatore che si integra bene nel modo in cui vogliamo giocare noi. Prima dell’accordo ho avuto modo di fare qualche chiacchierata con lui, poi quando l’abbiamo visto motivato e convinto, lgrazie all’impegno del presidente, lo abbiamo reintegrato. E’ chiaro che tocca anche a noi adesso esaltare le sue qualità, come quelle di tutti gli attaccanti che abbiamo che, dal mio punto di vista, è un bel pacchetto”.
La squadra è al completo, o manca ancora qualcosa? “Noi intanto siamo sempre attenti sul mercato. Se dovesse uscire qualche situazione che possa alzare ancora la qualità della squadra dobbiamo essere pronti a coglierla. Il direttore è attento ed anche il presidente. Dove siamo corti è negli under. Ma anche lì, trovare degli under pronti è difficilissimo. I 2006 che si vanno a prendere sono improponibili, ne ha anche parlato con altri tecnici e direttori sportivi. Ecco, qui dobbiamo stare molto attenti, se dovesse capitare l’occasione serve qualche altro buon under. Ma la maggior parte si sentono già quasi da Serie A e non vengono in Serie D, ma neanche in Serie C. Si sentono già arrivati”.
Le favorite? Siracusa, poi Reggina e Scafatese. Ci siamo anche noi
Il prossimo sarà un campionato senza una dominatrice assoluta come il Catania e il Trapani degli ultimi due campionati. Chi vedi tra le favorite? “Dal mercato credo che il Siracusa abbia composto una rosa di giocatori molto importanti. Subito dietro ci metto la Reggina e la Scafatese che hanno fatto investimenti importanti. Sotto queste tre vedo bene la Nissa che ha preso giocatori importanti come Bollino, Samake, Rotulo, Diaz, tutti giocatori importanti. Assieme a loro il Pompei che ha fatto un mercato di ottimo livello. Vedremo comunque quello che succederà nelle prime partite. Sarà un indizio importante per capire come potranno andare le cose“.
E la tua Vibonese dove si colloca? “Non faremo la comparsa. C’è voglia di fare un campionato importante di stare con queste squadre. Io credo che dipenda molto da noi. Sarà importate provare a vincere le partite giocando a calcio e sono convinto che se riusciamo a partire con il piede giusto, possiamo toglierci grandi soddisfazioni. Io limiti non ne metto assolutamente. Ho una squadra con qualità importanti, con una buona qualità e sono fiducioso perché vedo i ragazzi molto carichi“.
Berardi? Ho ritrovato un giocatore più maturo e ben motivato
Capitolo Berardi, tornerà quel giocatore in grado di fare la differenza come lo è stato a Vibo in due stagioni di Lega Pro? “Devo essere sincero: l’ho trovato molto più maturo di quando era qui con noi. Allora si divertiva, la metteva più sullo scherzo. Adesso è arrivato molto motivato e cresciuto. Credo che ci darà una grossa mano. Anche per lui è una stagione importante se vuole giocarsi qualche carta per tornare in Lega Pro. Ho visto qualche partita nella nazionale di San Marino, in particolare contro la Finlandia, ed ho visto un giocatore determinante. Ormai si è lasciato da parte i due infortuni che lo hanno limitato dopo aver lasciato la Vibonese“.