La Caporetto col Castrovillari subita da una Palmese vuota (è questo l’aggettivo più calzante) è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso il cui primo contraccolpo è stato il passaggio di consegne da Francesco Sergi a Giovanni Cutrì (nominato dallo stesso Sergi presidente della Palmese che rimane, comunque, in seno alla società). Lo scossone al vertice ha avuto un altro riflesso rilevante, l’addio del direttore sportivo Francesco Ascone. L’effetto domino è continuato interessando anche i calciatori e dopo un serrato confronto col nuovo presidente son maturati gli addii di: La Torre, Lavilla, Napolitano, Saba, Sapone e Tsampourakis. Definito il quadro delle uscite (ci sono ancora altre situazioni in corso di definizione) si provvederà a rimpiazzarli allestendo una squadra che possa raggiungere (son questi gli intenti) una tranquilla salvezza.
Gli accadimenti di questi giorni mettono definitivamente la parola fine all’ambizioso progetto d’inizio stagione. Un progetto (pur retto da una campagna acquisti che sembrava averle dato il necessario per far bene) arenatosi in campo. In attesa di ulteriori sviluppi non va dimenticato che domenica 8 dicembre si gioca (al Giuseppe Lopresti sarà di scena la Rossanese) e la partita che si prospetta contro l’ottima compagine cosentina sarà molto più complicata di quanto lo sarebbe stata se non fosse accaduto nulla.