Reggina, i sogni di gloria passano dalle corsie esterne

La bella vittoria per 4-0 contro il Licata ha ribadito a tutti che la Reggina rappresenta una vera e propria corazzata. Se mai qualcuno avesse avuto dei dubbi dopo la pesante sconfitta con il Siracusa, adesso è difficile non riconoscere i grandi valori tecnici e mentali che la squadra di Trocini sta dimostrando. È oggettivamente un peccato che soltanto il primo posto garantisca l’approdo diretto in Serie C, ma i tifosi amaranto possono essere fieri di un gruppo che sta dando tutto se stesso per raggiungere l’obiettivo e che ci proverà fino alla fine. 

La vittoria di Licata, tra i tanti buoni segnali, ha fatto emergere la forza amaranto sulle fasce. Niente di nuovo, intendiamoci. La rosa della Reggina ha molte virtù riconosciute, tra cui proprio un arsenale non indifferente sulle corsie esterne. É bene rimarcare come l’apporto di terzini e ali stia rivestendo un ruolo fondamentale nelle ottime prestazioni di Barillà e compagni. Domenica scorsa ne sono andati in gol quattro (ovvero tutti i marcatori di giornata): Giuliodori, Renelus, Provazza e Perri. I primi due sono titolari indiscussi, il terzo è una risorsa non indifferente dalla panchina. Le prestazioni del terzino argentino sono sotto gli occhi di tutti da tempo, con una crescita costante che lo sta elevando a giocatore di categoria superiore. Lo stesso dicasi per il buon esterno francese, capace pian piano di farsi largo tra le gerarchie di Trocini. Capitolo specifico da dedicare a Perri. Il ragazzo classe 2005 cresciuto proprio nelle giovanili amaranto rappresenta un prospetto su cui puntare anche in ottica futura. La società ha dimostrato di contare su di lui, rinnovandogli il contratto fino al 30 giugno 2026. 

Discorso a parte per il sempre verde Ragusa, un uomo dai mille polmoni, infaticabile e indispensabile sia con le sue giocate fatte di dribbling e rapidità al tiro, ma anche di encomiabili ripiegamenti difensivi. Allargando ancora il discorso, in rosa troviamo profili di valore indiscusso come i vari Grillo, Cham, Ndoye e Vesprini. Le corsie, dunque, rappresentano un terreno fertile su cui la Reggina basa molte delle sue fortune e l’ottimo momento di forma del “reparto” dovrà continuare ancora per alimentare i sogni di gloria. 

A proposito di sogni di gloria, la classifica nell’ultimo turno di campionato non è cambiata. Le vittorie delle duellanti Siracusa e Reggina hanno lasciato invariata la distanza di sei punti a favore dei siciliani. Un divario che può essere colmato solo vincendo sempre per gli amaranto, sperando anche che i rivali perdano sette punti. Il tutto potrebbe però accorciarsi, vista la pesante situazione in casa Akragas. Lo staff tecnico della compagnie di Agrigento si è dimesso e aleggia la concreta possibilità di ritirare la squadra anzitempo. Ciò comporterebbe dei cambiamenti in classifica, andando a togliere i punti conquistati contro i biancazzurri a tutti i club del girone. Questo scenario vedrebbe la Reggina passare a quattro punti di distanza dal Siracusa. La speranza è che l’Akragas possa evitare una situazione spiacevole, ma è chiaro come gli amaranto seguano l’evolversi della vicenda da spettatori interessati. Barillà e compagni, comunque, dovranno solo pensare a ciò che loro possono determinare, quindi? Testa alla prossima sfida del Granillo contro l’Enna.