
Son trascorsi 81 anni (24 marzo 1944) dal triste giorno nel quale il giovane Giuseppe Lopresti fu ucciso nell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Nato a Roma da genitori palmesi, il 13 marzo 1944 fu catturato e torturato ma resistendo stoicamente alle sevizie subite per giorni e giorni salvò la vita a numerosi compagni. Insignito della medaglia d’oro al valor militare alla memoria, terminato il conflitto armato Palmi gli renderà omaggio intitolandogli lo stadio cittadino fino all’epoca semplicemente del Littorio; il più antico impianto sportivo ricadente a Palmi (fu inaugurato nell’ottobre del 1932, anno nel quale la Palmese diede il là alla sua attività ufficiale) il cui film dei Manetti Bros U.S. PALMESE, lo sta facendo assurgere ancor più a Leggenda.
La lapide marmorea situata al suo interno (un’altra, opera del Circolo Armino per la ricorrenza dei 70 anni dall’eccidio, riportante il medesimo scritto si trova all’esterno del muro perimetrale) recita: “Fucilato alle fosse ardeatine ardente animatore di uomini li guidava con supremo sprezzo del pericolo contro l'odiato nemico catturato dalla gestapo assieme ad altro compagno gli riusciva di salvarlo col suo coraggioso contegno sottoposto a ripetute sevizie nonostante il dolore della carne martoriata si chiudeva in fiero silenzio finché la rabbia nemica non ne recideva la giovane esistenza esempio luminoso di suprema dedizione alla patria ed alla causa della libertà”.
