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Pasqua in trepidante attesa per la Reggina

2025-04-19 19:24

Paolo Messina

CALCIO, Serie D, calcio, Serie D, Reggina,

Pasqua in trepidante attesa per la Reggina

Prima la Santa Pasqua e poi chissà se ci sarà un'altra festa

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Ancora una volta la squadra amaranto dimostra spalle larghe e consapevolezza di valere molto di più del contesto in cui si trova attualmente. La Reggina, in un'insolita giornata di campionato giocata di giovedì, è uscita dal campo di Locri con l'ennesima vittoria consecutiva (9 successi) e con quel primo posto cosi vicino ma cosi inesorabilmente lontano. Eppure c'è speranza, eccome se c'è speranza. La Reggina ci crede, tutta unita e consapevole che l'attesa è snervante ma potrà essere propizia. 

 

POLEMICHE E TESTA ALTA La partita di Locri ha fatto rumore e non solo per quanto visto in campo. E ci sarebbe molto da analizzare lì, dove le due squadre hanno dato vita ad una sfida vivace, in bilico e ricca di emozioni. L'ha risolta la Reggina, grazie ad un tasso tecnico superiore e ad una testa sempre concentrata e focalizzata. A far rumore, invece, sono stati degli episodi singolari extra campo e non solo. Lo striscione "Locri (CZ)" nel settore caldo dei casalinghi, insulti vari e l'episodio dello sputo, hanno contribuito a rendere ostile un clima che doveva essere tutt'altro. Inutile alimentare il focolaio delle polemiche, brave invece le due società a stigmatizzare subito certi comportamenti e a dimostrarsi superiori. La Reggina ne esce così a testa altissima, sia per aver battuto una squadra forte che si giocava forse le ultime possibilità di - salvezza - sia per non essere caduta in tranelli inaspettati. La dimensione degli amaranto è un'altra ed è lì che si deve guardare. 

 

SIRACURA E ALTRE SPERANZE La Reggina non molla, ma la capolista tiene. È ormai un costante botta e risposta senza esclusione di colpi, che poi sono sempre gli stessi: vittoria come gancio destro e vittoria come gancio sinistro. Nessuno che va al tappeto e i round sono sempre meno. Che si fa allora? Si spera che prima o poi la provvidenza possa fare qualcosa. Dalle parti diReggio si confida nella prossima giornata, dove la sfida a distanza sembra poco equilibrata. Al Granillo ultima della stagione regolare in casa - arriva il Castrumfavara quintultimo in classifica. Il Siracusa, invece, ospita la ben più corazzata Vibonese quinta in griglia. Nulla è scontato, la Reggina dovrà concentrarsi sulla propria partita. Il calendario, però, ci dice che non esiste altra ghiotta opportunità di guadagnare punti sulla vetta. Ragionando per - logica - consapevoli che spesso nel calcio la logica - conta relativamente - è più facile che il Siracusa perda punti con la squadra di Vibo che all'ultima giornata sul campo dell'Igea Virtus. Tutto è possibile, ma la Reggina attende la penultima di campionato come un bambino che non vede l'ora di scartare l'uovo di Pasqua e scoprire se dentro quella succulente cioccolata si nasconde una sorpresa di quelle belle. LA 

 

FORZA DEI SINGOLI Abbiamo scritto e detto tanto di quanto il gruppo coeso e "mentalizzato"- per dirla alla Trocini - stia facendo la differenza per la Reggina. È innegabile, però,come l'apporto di alcuni giocatori di livello superiorestia facendo la differenza. Ne possiamo nominare a bizzeffe, ma ci concentriamo su un elemento per ruolo. Lagonigro in porta, ad esempio, giovane e intraprendente che difficilmente ha commesso errori o sbavature, anzi ha rappresentato una sicurezza per tutta la squadra. Avanzando di poco, salta agli occhi quel figlio di Reggio di Domenico Girasole. Siamo davanti ad un giocatore palesemente di livello ben più superiore alla Serie D. Posizionamento, marcatura, anticipi, letture di gioco e quel vizio del gol con 6 centri in stagione. Impossibile chiedere di più ad un calciatore semplicemente in stato di grazia. Stessa definizione che possiamo utilizzare a centrocampo per Laaribi, giocatore infaticabile, sempre lucido e concreto. È lui il motore che fa muovere bene l'intera macchina Reggina. Concludiamo con una vera punta di diamante, quella grinta tutta argentina del buon Bruno Barranco. II cannoniere che non delude sotto porta, in grado di finalizzare il gioco amaranto e mettere dentro gol pesanti e fondamentali con una certa continuità. Una caratterista che accomuna tutti i calciatori appena nominati? L'essere di categoria superiore, li dove la Reggina vuole tornarci presto per valorizzare e valorizzarsi. Reggio attende e spera. Prima la Santa Pasqua e poi chissà se ci sarà un'altra festa - in declinazioni diverse - da celebrare. 

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