
Allo stadio comunale “Giovanni Paolo II” di Rosarno è andata in scena l’ottava edizione dell’evento “Diamo uno schiaffo al bullismo”, appuntamento ormai fisso che coniuga sport, educazione e impegno sociale. Un pomeriggio all’insegna dei valori sani, con una partita simbolica che ha visto affrontarsi in amichevole gli studenti e le forze dell’ordine.
L’iniziativa, organizzata dall’agenzia Andrea Cogliandro Eventi in sinergia con la Virtus Rosarno, ha puntato i riflettori su un tema attuale e delicato come il bullismo, che coinvolge sempre più spesso le giovani generazioni. Anche quest’anno, l’impegno della società rosarnese si è dimostrato concreto e incisivo, confermandola come realtà attenta non solo all’aspetto sportivo, ma anche alla dimensione educativa e sociale del proprio operato.
Grande partecipazione sugli spalti, dove centinaia di alunni degli istituti comprensivi Marvasi-Vizzone e Scopelliti-Green hanno riempito le tribune con striscioni, bandiere, cori e tanto entusiasmo. Un pubblico giovane e partecipe, capace di trasformare l’evento in una vera festa collettiva. Particolarmente toccante il momento dell’intervallo, durante il quale gli alunni hanno attraversato il campo in una sfilata simbolica, per poi esibirsi in un flash-mob coinvolgente che ha lanciato un messaggio chiaro e potente contro ogni forma di prevaricazione. Musica, colori e movimento al servizio di un “no” forte al bullismo. Nel corso della manifestazione sono stati anche premiati i vincitori del concorso “Giornalista per un giorno”. Per le scuole medie il riconoscimento è andato all’alunna Giulia Pileio, distintasi per impegno e creatività. Per le scuole elementari, invece, il premio è stato assegnato collettivamente alle classi quarte B, C, e D e quinte A, B, e C, protagoniste di elaborati che hanno saputo interpretare con originalità e sensibilità il tema proposto.
La Virtus Rosarno ha confermato il proprio ruolo di promotrice di valori positivi, grazie al contributo attivo dei suoi dirigenti e rappresentanti. L’evento si è concluso con applausi e sorrisi, ma soprattutto con la consapevolezza di aver dato un segnale importante, in grado di far riflettere e seminare la cultura del rispetto. Una giornata che unisce sport e responsabilità, lasciando il segno nella comunità.
