
L’avevamo ampiamente anticipato. L’arrivo di Diego Surace sulla panchina dell’Asd Pizzo era più di un’ipotesi. Ora è realtà. Il tecnico, reduce da un’esperienza intensa con il Capo Vaticano, guiderà i tirrenici nella nuova avventura nel campionato di Promozione, girone B. Un’avventura che mancava da sessant’anni e che adesso vede rifiorire il calcio nella cittadina di Murat dopo tanti campionati anonimi tra Prima e Seconda Categoria.
In un clima di entusiasmo e concretezza, Surace si è raccontato ai microfoni di Vibosport in una prima intervista esclusiva, toccando temi tecnici, ambientali e motivazionali.
Mister Surace, è ufficialmente iniziata la sua avventura a Pizzo. Che sensazioni prova?
«Devo dire che quando avete dato l’annuncio che sarei stato l’allenatore del Pizzo ero a mare e mia moglie mi rimproverò di non averle detto nulla. In realtà ancora non c’era nulla e ci siamo guardati negli occhi dicendo una sola parola: speriamo. Per me è una grande emozione, davvero. Quando inizi un progetto serio, con una società organizzata e una tifoseria presente, senti subito il peso della responsabilità, ma anche tanta voglia di lavorare. Sono felicissimo della scelta fatta. Ringrazio la società per la fiducia.»
Con quali obiettivi si parte?
«Prima di tutto, vogliamo costruire un’identità forte. Questo passa dal lavoro quotidiano e da una mentalità competitiva. Non parliamo subito di traguardi numerici: faremo un campionato solido, e se ci saranno i presupposti per sognare qualcosa in più, ci faremo trovare pronti. La dirigenza mi ha chiesto soltanto di fare un buon campionato, dignitoso.»
Su quali certezze si fonderà il gruppo?
«Partiamo da una base importante, una base solida: cinque, sei calciatori che già conoscono l’ambiente, che hanno fatto parte del gruppo lo scorso anno e che sicuramente faranno parte anche di questo nuovo ciclo. Non faccio ancora nomi ma abbiamo già lo zoccolo duro da cui partire, da cui costruire la squadra. Con il direttore sportivo Pascale abbiamo già avuto un confronto si quelle che sono le esigenze.»
Ci può anticipare qualche nome di chi rimarrà a Pizzo?
«Con il ds Pascale abbiamo iniziato già a lavorare da 4-5 giorni. Abbiamo stilato un programma per le conferme dei ragazzi che abbiamo deciso di far rimanere dello scorso campionato. Siamo già a buon punto con Antonio La Torre, Filardo, Malerba, Tripodi e Soriano. Con altri abbiamo un discorso aperto. Poi abbiamo una lista di potenziali nuovi arrivi, su cui il direttore si sta già muovendo.»
he tipo di squadra vedremo in campo?
«Voglio una squadra che lotta, che non molla. L’atteggiamento viene prima di tutto. Senza quello non si costruisce nulla. Serve voglia di correre, di pressare, di stare dentro la partita con la testa. Poi si lavora su tecnica e tattica.»
Cosa la colpisce di più dell’ambiente Pizzo?
«Il calore e la partecipazione. La città ha fame di calcio e questo si percepisce subito. Per me è importante avere un dialogo diretto con la gente, che deve sentirsi parte del progetto. Vogliamo guadagnarci la fiducia con il lavoro e con la coerenza. Ho capito che il progetto delle dirigenza è di ricostruire il rapporto tra il contesto sociale e quello calcistico. Pizzo è una bella città, ha una grande storia, anche nello sport e noi vogliamo rinverdirla.»
Quando inizierete la preparazione?
«Di questo non abbiamo ancora parlato. Ma credo che la data sarà tra il 5 e il 10 di agosto. Dobbiamo farci trovare pronti per l’inizio del campionato in programma il 14 settembre. Spero che avremo subito a disposizione il Vincenzo Tucci già per la preparazione ed in ogni caso per la prima di campionato. Il sindaco Sergio Pititto ha detto che i lavori procederanno velocemente e non c’è motivo di dubitare, perché è un uomo di sport e tiene tanto a che ciò avvenga.»
Quanto è importare avere lo stadio Tucci a disposizione dalla prima giornata?
«Tanto. L’ho detto e lo ripeto, il nostro stadio deve diventare il nostro fortino. E’ da qui che dobbiamo partire per un programma vincente. Avere il calore del nostro pubblico sarà fondamentale per affrontare questa nuova avventura in Promozione.»
Un messaggio per i tifosi?
«Sosteneteci sempre, soprattutto nei momenti complicati. Io e la squadra promettiamo impegno, umiltà e serietà. Vogliamo scrivere insieme una pagina importante del calcio a Pizzo.»
A cura di Michele La Rocca - Vibo Sport